Carceri, Suicidi Firenze e Prato Brogi (PD): “Basta attendere, morti insopportabili. Attivare misure alternative”


Share

«Non possiamo più attendere, siamo oramai al monitoraggio costante di una strage che avviene col silenzio colpevole dei più. Il sovraffollamento, l’inoperosità e una inadeguata detenzione di numerosi tossicodipendenti, sono spesso la causa dei suicidi. Troppi, insopportabili per un Paese che si definisce democratico e moderno».

Lo dice Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, commentando la notizia dei due suicidi avvenuti negli istituti di Prato e Firenze, carceri che lo stesso Brogi ha visitato più volte.

«Due giorni, due morti. I carceri Toscani sono in perfetta sintonia con il drammatico trend nazionale – spiega Brogi – Oggi a Firenze, ieri a Prato si muore nelle sovraffollate carceri italiane, si allunga con impressionante cadenza la conta dei carcerati che si suicidano. Nonostante le insistenti azioni intraprese, le visite nelle carceri e le numerose interrogazioni parlamentari del Pd, tutte senza risposta. Nelle carceri – prosegue Brogi – mancano tantissimi agenti, cosa che costringe il personale che c’è ad un lavoro durissimo. Ma occorrono anche educatori e assistenti sociali, categorie indispensabili per assicurare la funzione rieducativa della pena prevista dall’art. 27 della Costituzione. Tra le misure da assumere, un governo maturo – conclude il consigliere – dovrebbe attivare una seria politica di rivalutazione delle misure alternative al carcere, l’inserimento in comunità dei tossicodipendenti e l’occupazione a partire dai servizi civili».

Share