Commercio: una legge per le fiere antiquarie


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Fiera Antiquariato

(18.06.2014) Qualificare le fiere dell’antiquariato rendendo possibile la partecipazione anche dei commercianti del settore, italiani e stranieri, che operano in sede fissa e stabilendo criteri specifici rispetto a quelli generali del commercio in area pubblica per il rilascio delle autorizzazioni/concessioni di posteggio di durata pluriennale.

 

Sono i punti qualificanti della proposta di legge, che modifica la legge regionale 28 del 2005, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il testo, prima firmataria Lucia De Robertis (Pd), è stato illustrato oggi in Aula dalla presidente della commissione Sviluppo economico, Rosanna Pugnalini (Pd), anch’essa firmataria del testo portato in aula. La proposta di legge “ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze venute da territori e rendere più facile lo svolgimento delle fiere antiquarie”.

Secondo la prima firmataria De Robertis, “le modifiche rappresentano la risposta all’esigenza, più volte segnalata, di dare un particolare valore a mercati e fiere d’antiquariato che rappresentano realtà importanti nel territorio regionale. Oggi mercati e fiere d’antiquariato sono disciplinati e gestiti analogamente a qualunque altro mercato, prescindendo dalla particolarità dei prodotti esposti, proposti e venduti. Le fiere antiquarie non sono paragonabili al resto delle fiere ambulanti in quanto caratterizzate da una loro tipicità consistente non solo nella tipologia degli oggetti venduti provenienti dal mondo della cultura, dell’arte o da eccellenti produzioni artigianali”. (mnocchi)

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