Diritto allo studio, Mazzeo e Nardini partecipano alla posa della prima pietra per residenza San Cataldo “Investire su servizi universitari porta sviluppo, oggi facciamo altro passo in questa direzione. Pisa è modello virtuoso per tutto il Paese”


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Nardini_MazzeoQuesta mattina i consiglieri regionali Pd, Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini  all’inaugurazione dei lavori per la costruzione della residenza universitaria

 

 “La posa della prima pietra per la realizzazione della struttura di San Cataldo è un altro passo in avanti per rafforzare significativamente il patrimonio residenziale dell’Università di Pisa: nel giro di tre anni ci saranno 242 posti letto in più e grazie a un investimento di 15milioni di euro, finanziati per la metà con fondi stanziati dal Governo, Pisa diventerà la città toscana con più posti letto destinati a borsisti fuorisede. Un bel risultato, su cui tutti gli enti coinvolti devono continuare ad investire”. Così Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini, consiglieri regionali Pd, commentano l’inaugurazione del cantiere  per la realizzazione della residenza universitaria di San Cataldo, a Pisa.

 

“La struttura tra via Luzzato e il tratto finale di via Garibaldi sarà costruita con tecnologie moderne e innovative nel campo della sostenibilità ambientale. Anche questa è una scelta di campo indicativa nel nome dello sviluppo delle nuove tecnologie che portiamo avanti nei nostri centri di ricerca – continuano Mazzeo e Nardini –  Ricordiamo che in questa città siamo a un passo dal rispondere al 100 per cento ai bisogni degli studenti. I dati DSU Toscana ci dicono che a Pisa nell’anno accademico 2015/2016 si è riusciti a coprire il 90,5 degli studenti in graduatoria, sono solo 149 quelli in attesa di assegnazione.  E tutto questo non accade per caso. Pochi giorni fa è stato presentato il rapporto di sostenibilità dell’Università di Pisa, in cui emergono chiaramente gli effetti benefici che questa istituzione riversa nella nostra collettività. Nel 2014, nella sola provincia, ha attivato una produzione di oltre 650 milioni di euro e ad oggi impiega, complessivamente, 7.300 unità. Vogliamo che si continui ad alimentare questo processo che inizia con l’alta qualità dell’offerta formativa, passa dai servizi che siamo in grado di offrire agli studenti, e incide profondamente sullo sviluppo economico e culturale del territorio”.

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