Donatori di sangue, Ruggeri (Pd): “Non mettiamo a rischio un sistema che funziona”


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Possibile una riduzione dei servizi per i donatori di sangue? “Se è vero si mette a rischio un patrimonio sociale e civile che è stato costruito dalle associazioni di volontariato presenti in tutto il territorio regionale”. Così Marco Ruggeri, vicecapogruppo in consiglio regionale e responsabile sanità del Pd toscano, ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Regione, Enrico Rossi e all’Assessore al Diritto alla salute, Luigi Marroni, in merito alle notizie pubblicate nei giorni scorsi sulla stampa locale di Livorno. Notizie che riportano un allarme lanciato dall’Avis di Cecina, secondo la quale successivamente a disposizioni regionali, in una logica di contenimento dei costi, sarebbero tagliati alcuni servizi offerti ai donatori di sangue. Si parla di un taglio a scapito delle analisi del sangue dettagliate che vengono da anni offerte ai donatori con un contributo minimo, per sostituirle con controlli previsti dalla legge. “Non possiamo mettere a rischio un sistema capillare, basato sul volontariato che in Toscana solo nel 2011 ha contato ben 245.526 donatori (tra i 18 e i 65 anni) circa il 10,5 per cento della popolazione che può donare – spiega Ruggeri – La conseguenza di questa direttiva andrebbe evidentemente a scapito di uno screening generale che, oltre ad incentivare i cittadini a diventare donatori di sangue, permette alle strutture sanitarie di avere un controllo preventivo ancora più efficace dei donatori – aggiunge Ruggeri – Per questo chiedo alla giunta regionale come intende ovviare a questa stortura, nel caso risultasse tale. Il rischio è appunto quello di disincentivare i cittadini ad offrire un contributo prima di tutto umano verso le persone che soffrono, ma anche simbolico di un patrimonio sanitario e civile che funziona. Capisco che ci sia la necessità di dare ordine e razionalità al sistema che, come spesso accade in Italia, conterrà eccessi ma il patrimonio dei donatori toscani e del volontariato che li organizza è una risorsa troppo preziosa per trasformarla nella nave che affonda a causa di un peccatore. In un paese dove l’altruismo è una merce rara chiedo più accortezza. In una discussione serena – conclude Ruggeri – che non si può gestire con le circolari né con le imposizioni, sono certo che si possa trovare ampia disponibilità da parte del volontariato per risolvere i problemi con serietà e ragionevolezza”.

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