Donne vittime di violenza, approvata mozione Pd per favorire reinserimento lavorativo


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Sostegni EnricoDa un’iniziativa del consigliere Sostegni richiesta unanime di impegno alla Giunta regionale a investire risorse, anche attraverso Fondo sociale Europeo, per misure con questo obiettivo e al Parlamento a modificare norma su cooperative sociali per incentivare quelle nate da donne vittime di violenza

 

Una duplice richiesta d’impegno per sostenere l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. Alla Regione, per varare misure con questo obiettivo, utilizzando anche risorse dal Fondo sociale europeo; al Parlamento, per modificare la normativa relativa alle cooperative sociali, prevedendo l’equiparazione di quelle nate da donne vittime di violenza a quelle impieganti persone svantaggiate, ottenendo così i medesimi incentivi. È ciò che prevede la mozione “Interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e di violenza domestica” , proposta dal consigliere Pd Enrico Sostegni e approvata all’unanimità nel Consiglio regionale di oggi.

 

“Illustrare oggi questa mozione, a poche ore dall’ennesima donna uccisa in modo barbaro da un uomo, è ancora più pregnante e di drammatica attualità. – ha spiegato Sostegni – Quest’aula si è già occupata in svariate occasioni di questo fenomeno così preoccupante, da cui la nostra Regione non è affatto immune, come emerge dal caso di Vania e purtroppo da tanti altri fatti di cronaca. L’aspetto su cui si concentra questa mozione è quello dell’inserimento lavorativo, fondamentale per una donna vittima di violenza, una volta superata la fase dell’emergenza, per poter ricostruire la propria vita e la propria identità, raggiungendo l’indipendenza economica. Da una parte chiediamo alla Giunta regionale di mettere in campo specifiche misure di sostegno all’occupazione delle donne vittime di violenza, già seguite dalla rete dei centri Antiviolenza, attingendo anche a risorse del Fondo sociale europeo; dall’altra chiediamo di sottoporre in Conferenza Stato Regioni la possibilità di modificare la normativa sulle cooperative sociali perché quelle costituite proprio da donne vittime di violenza possano ottenere incentivi e vantaggi”.

 

“Parliamo di donne che spesso sono costrette a rifugiarsi in luoghi nascosti, a ricostruire la propria identità da zero: con queste misure vogliamo cercare di agevolare almeno in parte per loro la costruzione di un nuovo progetto di vita”, ha concluso Sostegni.

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