Dsu, approvato il bilancio 2017. Nardini (PD): “Numeri positivi, ma adesso lavorare per superare criticità posti letto, chiesto maggiore impegno su Pisa”


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“Anche nel Diritto allo Studio la Toscana è un esempio positivo per le altre Regioni: anche nel 2017 la copertura finanziaria degli idonei alla borsa di studio è stata del cento per cento, questo significa che la Regione e l’Azienda confermano di saper ben gestire le risorse entro gli spazi di autonomia concessi per sostenere al meglio i percorsi di studio dei ragazzi senza che si crei, a differenza di altre realtà, la figura degli ‘idonei non beneficiari’. Un incremento di borse di studio assegnate rispetto agli anni precedenti – più 1492 borse, per un totale di 12825 – che è conseguenza di una scelta ben precisa, sollecitata anche da una mozione di cui ero stata prima firmataria: l’aumento delle soglie massime per l’accesso al beneficio che sono passate per l’Isee da 20mila a 22mila e per l’Ispe da 33mila a 45mila; e che con il bando 2018-2019 appena pubblicato si alzeranno ancora fino a 23mila per l’Isee e 50mila per l’Ispe”. Così Alessandra Nardini, Consigliera Regionale, commentando la proposta di delibera approvata ieri in Seconda Commissione per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2017 dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio che si chiude con utili di esercizio pari a 8milioni 187mila euro.

“Resta però una criticità importante su cui lavorare, quella dei posti letto – prosegue Nardini –. Ho chiesto con chiarezza che si lavori per superarla perché è una mancanza che soffre, in particolare, Pisa: terza tra le città universitarie toscane per copertura effettiva del fabbisogno. La realizzazione della residenza San Cataldo risolverà il problema almeno in parte con la disponibilità di 240 posti letto, i lavori adesso sono ripartiti e la conclusione è prevista per il 2020: ovviamente seguirò con attenzione gli sviluppi e l’avanzamento dell’intervento con l’auspicio che si concluda nel più breve tempo possibile, ma non basta. Credo sia indispensabile lavorare per superare questa carenza individuando soluzioni che possano offrire alle ragazze e ai ragazzi risposte tempestive e concrete”.

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