Esenzioni sanitarie e stato di disoccupazione, approvata mozione di Baccelli (Pd)


Share

Ibaccellil consigliere regionale con questo atto impegna la Giunta a rivedere la delibera relativa alle esenzioni sanitarie alla luce delle modifiche della nozione di “stato di disoccupazione” nella normativa statale, che, eliminando il principio della “conservazione”, non permette di mantenere l’iscrizione al Centro per l’impiego con altre attività lavorative nei limiti di 8000 euro per lavoro subordinato e  4800 per lavoro autonomo

 

“Risolvere una criticità che rischia di privare cittadini che ne hanno realmente bisogno di un sostegno fondamentale come il diritto alle cure sanitarie”. Ha questo obiettivo la mozione approvata dal Consiglio regionale e proposta da Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente Quarta commissione, dal titolo “In merito alle possibili difficoltà applicative da parte dei Centri per l’impiego della DGR 1255/2015 alla luce dei contenuti del Decreto legislativo n. 150/2015 ” .  La delibera regionale in questione, appunto la 1255/2015, con oggetto “Disposizioni in tema di compartecipazione alla spesa sanitaria: prosecuzione per l’anno 2016 delle condizioni di esenzione di cui alla DGR 1270/2014 e determinazioni in materia di attestazioni ISEE”, stabiliva infatti che, ai fini dell’esenzione nell’ambito delle spese sanitarie, si considera disoccupato, “anche chi conserva l’iscrizione al Centro per l’impiego svolgendo un’attività lavorativa dalla quale derivi un reddito annuo fino ad un massimo di € 8.000 (per lavoro subordinato o parasubordinato ) o di € 4.800 (per lavoro autonomo)”. Un punto che cozza però con le nuove disposizioni emanate a livello nazionale, secondo cui viene meno il principio della “conservazione” precedentemente illustrato, e lo stato di disoccupazione viene sospeso “in caso di rapporto di lavoro subordinato di durata fino a sei mesi”. 

 “Una difformità che rischia di creare confusione e difficoltà nei Centri per l’impiego e soprattutto di compromettere un sostegno fondamentale per tanti cittadini. – spiega Baccelli – La Regione sul fronte del welfare cerca di essere costantemente in prima linea, consapevole della perdurante crisi economica ed occupazionale. Tante sono le misure prese a riguardo e le azioni di sostegno per favorire l’accesso alle prestazioni sanitarie alle fasce più deboli della popolazione. In questo contesto superare questa criticità diventa prioritario: un conto è evitare l’ingiustificata registrazione sotto lo status di disoccupazione di persone non immediatamente disponibili allo svolgimento di attività lavorativa, altra questione è il riconoscimento del diritto all’esenzione nell’ambito di prestazioni sanitarie per persone che formalmente hanno un’occupazione ma di fatto non hanno sufficienti risorse economiche per affrontare le cure sanitarie. Ritengo quindi urgente valutare un altro tipo di criterio o di modalità per il riconoscimento dei requisiti necessari all’esenzione ”.

Share