«La legge approvata risolve due problemi pratici: riordina le confusionarie abitudini del passato che creavano imbarazzo tra consiglieri e giunta con rappresentanti che si sovrapponevano; introduce la fascia che consente ai cittadini di distinguere meglio la rappresentanza regionale alle varie iniziative toscane, anche quando non vi partecipa il presidente della giunta, personalità sicuramente più nota».
Lo ha detto Paolo Bambagioni, consigliere regionale Pd, intervenendo in Aula nel dibattito sulla proposta di legge “Disciplina di stemma, gonfalone, sigillo e istituzione della fascia distintiva della Regione Toscana”.
Prima di dargli la parola, il presidente del Consiglio Eugenio Giani, ha ricordato e dato atto che proprio Bambagioni, nella scorsa legislatura, aveva presentato un’analoga proposta per l’istituzione della “fascia”.
«Certo, i problemi e le questioni importanti della Toscana sono ben altri, sui quali produrremo il massimo dell’impegno e del lavoro, ma resta il fatto che il rispetto e la dignità della massima istituzione democratica regionale – ha commentato Bambagioni – è un nostro dovere. Mi sembra che, sostanzialmente, con l’approvazione di questa legge, ci sia la volontà di dare maggiore prestigio ed autorevolezza ad una delle funzioni che la Regione deve svolgere, prevista cioè dallo Statuto; quella della rappresentanza della identità toscana”.