Fiere Antiquariato: dalla Regione regole nuove per una crescita più forte. Ecco la proposta di legge


Share

Lucia De Robertis: “Un settore importante perché lega cultura ed economia”

Fiera AntiquariatoFIRENZE 24.04.2014 (c.b.) Le fiere dell’antiquariato salutano le fiere ambulanti e assumono autonoma dignità. E questo grazie alla proposta di legge regionale presentata dalle consigliere Pd Lucia De Robertis e Rosanna Pugnalini.

“Non era pensabile che manifestazioni assolutamente particolari come le Fiere dell’Antiquariato avessero le stesse regole del commercio ambulante – spiega Lucia De Robertis – La nostra proposta mira quindi a modificare il testo unico regionale “Codice del commercio” e si compone di 4 articoli che prevedono sostegno e riconoscimento per gli operatori del settore”.

La Regione entra quindi in sintonia con gli operatori del settore e con quei Comuni, ad esempio Arezzo, che ospitano manifestazioni di alta qualità.

“Le fiere antiquarie non sono paragonabili alle altre fiere ambulanti – sottolinea Lucia De Robertis. Gli oggetti esposti sono particolari, provengono dal mondo della cultura, dell’arte o da eccellenti produzioni artigianali. Inoltre una fiera antiquaria non è mai una semplice esposizione di merci ma è corredata da una serie di iniziative collaterali. Quella di Arezzo, ad esempio, ha organizzato per il 25 aprile un’edizione speciale dedicata al vintage con una dozzina di collaterali tra mostre, conferenze, cicli di dibattito. Questo tipo di manifestazione ha bisogno di un sostegno da parte del sistema pubblico per i suoi riflessi positivi in materia di promozione delle città e di turismo. E il primo sostegno è rappresentato da regole più semplici e da alleggerimenti degli adempimenti burocratici”.

La proposta inserisce la definizione di “fiera specializzata nel settore dell’antiquariato”; stabilisce la possibilità da parte dei comuni di rilasciare concessioni temporanee di posteggio a commercianti al dettaglio in sede fissa di oggetti di antiquariato, modernariato e vintage, nelle fiere specializzate di settore (individuando nell’anzianità di esercizio, come da iscrizione nel registro delle imprese, il criterio prevalente).

Vengono poi individuati i criteri di priorità per l’autorizzazione e la concessione dei posteggi nelle fiere antiquarie: si tiene conto della professionalità acquisita, individuando come criterio la partecipazione nei tre anni precedenti ad almeno cinque fiere diverse specializzate nel settore dell’antiquariato, dotate di almeno 200 posteggi (a parità di condizioni, si individua un ulteriore criterio nel titolo di studio); si prevede, infine, che nelle fiere specializzate nel settore dell’artigianato il comune riservi una parte dei posteggi ai commercianti al dettaglio in sede fissa e si stabilisce che anche il commerciante al dettaglio in sede fissa non possa essere titolare di più di una concessione di posteggio nello stesso mercato, fiera, o fiera specializzata nel settore dell’antiquariato. La proposta di legge è a costo zero.

 

Share