Finanziaria, 3 mln per i minibond e sgravi sull’Irap. Ruggeri e Pugnalini: “La Toscana c’è. Al via un nuovo ciclo”


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minibond“Vogliamo agganciare la ripresa finanziando strumenti e permettendo sgravi fiscali per le aziende del territorio che investiranno. Innovazione, competitività e sostegno alle Pmi del territorio. I tre milioni per i minibond, previsti nel bilancio regionale, vanno proprio in questa direzione perché permetteranno alle piccole e medie imprese toscane di finanziarsi. Gli obiettivi del provvedimento vanno di pari passo con alcune misure all’interno del decreto del governo nazionale ‘Destinazione Italia’; quelle misure che puntano al rilancio della produttività e di conseguenza all’incremento dei livelli occupazionali, due aspetti fondamentali per poter parlare di ripresa”, spiegano Marco Ruggeri capogruppo Pd in consiglio regionale e Rosanna Pugnalini consigliere regionale Pd e presidente della commissione sviluppo economico.

 

“Siamo convinti della necessità di interventi di questo tipo che coniugano il livello locale con quello nazionale, poiché sarà possibile vedere la fine della crisi solo se le diverse istituzioni del Paese lavoreranno con obiettivi comuni, accantonando le politiche di tagli e superando il patto di stabilità. Oltre al rifinanziamento di progetti importanti come il progetto Giovani Sì, il pacchetto famiglia, l’anticipazione dei fondi europei, gli interventi su turismo e commercio – nella finanziaria sono previsti anche agevolazioni e sgravi fiscali per chi punta a fare rete e investe sui nostri territori. Insomma se il punto è mettere sul piatto elementi competitivi per il tessuto economico, possiamo dire che la Toscana sta facendo molto – continuano Ruggeri e Pugnalini – Nella finanziaria c’è infatti una legge che racchiude, e di fatto semplifica, tutte le misure agevolative ‘automatiche’ sull’Irap; misure che proprio per la loro immediatezza non creeranno lungaggini burocratiche per le imprese che potranno usufruirne. Per alcune tipologie di imprese l’Irap scenderà dal tasso standard del 3, 9 per cento – concludono Ruggeri e Pugnalini – Tra queste, le Onlus, le cooperative, le imprese sociali, le  reti di impresa, le nuove aziende che decidono di investire in Toscana e quelle che si insedieranno in aree integrate di sviluppo. Inoltre, le aziende che apriranno nel 2014 e investiranno sull’high tech, non pagheranno la tassa per un anno”.

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