Fondi strutturali UE, «Opportunità senza precedenti, faremo un lavoro di squadra»


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Gli interventi dei consiglieri regionali Pd, Gianni Anselmi, Francesco Gazzetti, Ilaria Bugetti e Massimiliano Pescini a seguito della comunicazione del presidente della Regione, Eugenio Giani, sulla programmazione europea

«Quello presentato oggi dal presidente della Regione, Eugenio Giani, è un documento ben fatto e coerente. A fronte del quale il compito del Consiglio regionale è quello di inserire la politica, con l’obiettivo di generare e consegnare la regione ad un ruolo di primo piano a livello nazionale ed europeo, rafforzando la propria competitività strutturale e la domanda interna – è quando dichiara Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd con delega alla pianificazione strategica dei progetti per i finanziamenti europei – Così come abbiamo già scritto nei nostri documenti di indirizzo sul Pnrr è necessario richiamare il tema delle aree di crisi e quello della reindustrializzazione delle aziende che sono oggetto di scelte da parte delle multinazionali o dei soggetti proprietari. Per questo  serve un pacchetto fiscale sull’Irap e sull’attrazione investimenti a supporto di eventuali interventi di carattere nazionale per la formazione delle aree di crisi. Il tema dei divari, molto presente nel piano del governo, riguarda molto il sociale e i territori ed è per questo che deve riflettere in maniera incisiva la nostra declinazione dei fondi. Questo perché le aree interne, quelle montane, quelle insulari e quelle a più evidente divario socio economico devono necessariamente essere protagoniste di un intervento selettivo, altrimenti rischiamo di curare i sani e di non compensare ciò su cui è urgente intervenire. C’è molto da macinare, serve una costruzione sociale dell’innovazione di questi fondi: un obiettivo che porteremo avanti in modo evidente, opportuno e politicamente marcato con il percorso individuato dalla Giunta e l’impegno dei colleghi». 

«La comunicazione del presidente della Regione apre una fase nuova di discussione e di confronto su un tema dirimente per la Toscana – ha dichiarato Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Europa – Una ricognizione puntuale e stimolante che ci permette il monitoraggio delle varie questioni in itinere, per capire e dare le giuste informazioni alle varie categorie e alle nostre comunità. Colgo l’occasione per invitare il presidente Giani alla prossima seduta della Commissione Europa che si svolgerà il prossimo 11 ottobre per approfondire anche in questa sede gli aspetti centrali che riguardano il futuro della nostra regione».

«Vi sono due aspetti che voglio mettere in risalto – ha detto Ilaria Bugetti, intervenuta sottolineando l’importanza del momento e il suo punto di vista sia in qualità di presidente della commissione e segretaria dell’Aiccre Toscana –  Nello scorso settennato la Toscana si è distinta tra le prime regioni in Europa per la capacità di impiego delle risorse assegnate. In secondo luogo ha giocato positivamente una forte concertazione, una pratica virtuosa che la Toscana ha seguito da vicino. In questo ambito rivendichiamo un ruolo importante delle regioni e dei comuni, non solo come attuatori ma anche da protagonisti. Perché sono gli enti territoriali che hanno la percezione diretta dei bisogni. Noi dobbiamo continuare a chiedere questo livello di concertazione e di coinvolgimento, insieme a una cabina di regia dove anche i piccoli comuni possano ricevere un supporto».

«Non possiamo perdere questa occasione straordinaria, sappiamo che con l’arrivo dei fondi europei vivremo un’epoca che non sarà facilmente ripetibile nei prossimi decenni – ha concluso il vicepresidente del gruppo Pd, Massimiliano Pescini –  Va dunque recuperato fortemente il ruolo delle regioni in questa gestione, sia la giunta che il consiglio possono dare il loro contributo, per poter mettere la regione toscana tra quelle che sanno spendere i fondi per il bene della collettività. Dovremo metterci tutta la qualità amministrativa e organizzativa della politica. L’Italia, ricordava Calamandrei, è uno stato regionale e quindi c’è bisogno di un grande protagonismo di tutto il sistema delle autonomie locali, insieme ai comuni e a tutto il sistema economico e imprenditoriale».

 

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