Fusione dei Comuni, via libera dell’aula all’istituzione del nuovo Comune di Montalcino


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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge che prevede l’istituzione del comune di Montalcino per fusione dei comuni di San Giovanni d’Asso e Montalcino.

“Dobbiamo essere davvero soddisfatti per lo svolgimento e il risultato di questo percorso – commenta Stefano Scaramelli, consigliere regionale – che sin dall’inizio, in Consiglio regionale, abbiamo portato avanti in modo unanime e che, sono convinto, potrà fare da modello per prossimi processi di aggregazione. Il nuovo Comune rafforzerà due comunità con peculiarità molto simili, il mio plauso va, innanzitutto ai due sindaci e ai consigli comunali per aver avuto il coraggio di portare nel futuro una parte della loro storia, ma anche al Consiglio regionale per aver scritto, insieme ai cittadini, una parte importante della storia delle terre di Siena e della Toscana”.

“Si tratta senza dubbio di un passaggio storico per le due comunità – aggiunge Simone Bezzini, consigliere regionale –, di cui voglio sottolineare con attenzione tre elementi caratterizzanti: il coraggio degli amministratori e dei cittadini di misurarsi con l’innovazione istituzionale elaborando una proposta in coerenza con le esigenze delle popolazioni; la capacità di associare la discussione sull’innovazione istituzionale alla costruzione di un progetto di aggregazione delle due comunità; e, soprattutto, la partecipazione del processo istruttorio rendendo la proposta realmente condivisa e dal basso, come dimostra anche l’enorme e omogeneo consenso ottenuto dal referendum. Voglio ricordare anche l’ottimo lavoro svolto dalla giunta e dalla commissione consiliare che hanno accolto e elaborato la proposta in tempi tali da rispettare le necessità dettate dalle scadenze elettorali e permettendo così di accompagnare il percorso avviato sui territori”.

Durante l’illustrazione della Proposta di legge il presidente della prima commissione Giacomo Bugliani ha sottolineato come: “Questo è la tappa finale di un percorso politico oltreché giuridico segnato da un consenso diffuso sia in commissione che  nel territorio come dimostra il risultato del referendum. La nuova realtà istituzionale sarà composta da circa 6mila persone, avrà 12 consiglieri comunali più il sindaco e al massimo 4 assessori”.

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