Garante Detenuti, Vadi (PD) “Garante Comunale assente in troppe città, sollecitiamo gli enti locali”


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Approvato in Consiglio regionale un ordine del giorno presentato dal partito democratico e collegato alla relazione annuale sull’attività svolta nell’anno 2017 dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

 

“Con questo ordine del giorno abbiamo voluto ribadire – spiega Valentina Vadi prima firmataria – l’importanza di questa figura e di questo organo per assicurare la finalità rieducativa della pena ed il reinserimento sociale dei condannati oltre ad assicurare ai detenuti l’effettivo godimento dei diritti civili e sociali nonché la rimozione degli ostacoli al godimento di questi diritti all’interno delle strutture restrittive della libertà personale. Tra i dati che riporta la relazione è importante che siano diminuititi i sucidi e i tentativi di suicidio ma il garante ha sottolineato come il carcere rimane luogo della marginalità sociale, questo fa si che la necessità di pene alternative deve essere una riflessione importante e rilevante. In una parte specifica della Relazione si parla dei colloqui del garante con i detenuti: le richieste e le segnalazioni sono di varia natura e puntuali e si verificano in maniera massiccia dove è assente la figura garante comunale. Da qui nasce il nostro ordine del giorno: vogliamo sollecitare gli enti locali sedi di istituti penitenziari a istituire la figura del garante comunale, laddove non risultano presenti, per per fornire un supporto sia ai detenuti, che al garante regionale.

La qualità della vita nel carcere – conclude Vadi – è migliore anche se è presente una figura di prossimità alla quale i detenuti possono rivolgersi per vedere garantiti i propri diritti”.

 

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