Geotermia, Comuni Metalliferi Pisani. Pieroni e Mazzeo (Pd) hanno incontrato i sindaci del territorio


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I due consiglieri regionali hanno illustrato ai primi cittadini di Monteverdi Marittimo, Monterotondo e Pomarance anche i contenuti della risoluzione che sarà presto discussa in Regione.

 

 

mazzeo-pieroni2«Siamo favorevoli allo sviluppo di tutta la geotermia come eccellenza del territorio e opportunità di crescita della Val di Cecina. Il nostro impegno sarà quello di sostenere le attività di sviluppo, incentivando la ricerca e l’utilizzo di impianti innovativi che siano in grado di sfruttare l’energia anche per la realizzazione di prodotti artigianali. Inoltre, tenendo sempre ferma la necessità di tutelare il territorio e l’ambiente, crediamo sia importante attivarsi per superare quegli ostacoli che hanno impedito le attività necessarie allo sviluppo attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche. Accanto a questo continueremo a impegnarci perché venga messo a punto il prima possibile un piano di sviluppo complessivo per l’intera Val di Cecina che punti sia alla salvaguardia e al consolidamento delle realtà esistenti sia all’attrazione di nuove produzioni e nuovi investimenti».

 

Lo hanno detto Andrea Pieroni e Antonio Mazzeo, consiglieri regionali del Pd, incontrando questa mattina a Monteverdi Marittimo i sindaci dei territori interessati dallo sviluppo geotermico (oltre a Monteverdi Marittimo, Monterotondo e Pomarance).

 

Mazzeo e Pieroni hanno anche presentato ai sindaci la proposta di risoluzione, presentata in Consiglio regionale e che sarà presto all’ordine del giorno dell’Aula. Il documento è stato firmato anche dall’altra consigliera del Pd, Alessandra Nardini, assente questa mattina all’incontro con i sindaci per impegni istituzionali concomitanti.

 

Nel testo della risoluzione si ricorda che nel 2010 il Parlamento si è espresso a favore dell’utilizzo dell’energia geotermica ed è intervenuto per favorirne lo sviluppo con la semplificazione delle procedure; la Regione Toscana, nel 2013, ha approvato un protocollo d’intesa, la Rete geotermica, alla luce degli obiettivi contenuti nel piano di sviluppo europeo che prevedono il supporto regionale al raggiungimento dell’obiettivo nazionale del 17% di energia da fonti rinnovabili. A febbraio 2015 la Regione ha disposto una moratoria semestrale per la sospensione del rilascio di permessi di ricerca, aumentati significativamente con la liberalizzazione.

 

È importante riaffermare il valore strategico dell’energia geotermica, anche dal punto di vista delle ricadute economiche e occupazionali che ha sui territori interessati, ma è necessario coniugarne lo sviluppo della produzione con la sua integrazione con il territorio, definire norme omogenee di gestione dei programmi di ricerca e coltivazione della geotermia, che siano compatibili con le caratteristiche del paesaggio e con la normativa che ne disciplina la conservazione e la trasformazione. Insomma, bisogna scegliere. Individuando consapevolmente le compatibilità e le tolleranze degli interventi.

 

Altro punto importante contenuto nel documento targato Pd: oltre alle dovute valutazioni di carattere ambientale si compie anche un importante passo in avanti, prevedendo l’utilizzo della conferenza di pianificazione, così come accade per le altre attività che si insediano nel territorio aperto, si rimettono al centro i Comuni, perché non è possibile generalizzare con una risposta, di concessione o negazione, per tutta la regione, ogni territorio ha le proprie caratteristiche e il Comune è l’ente che meglio può valutare l’opportunità di permettere o meno la costruzione di impianti per lo sfruttamento geotermico.

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