Ginori e Museo di Doccia, Monni firma l’appello su change.org: “Devono rimanere sul territorio. Questa è una battaglia di un’intera comunità”


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La vice capogruppo sta lavorando ad una mozione da portare in Consiglio regionale: “Eccellenza mondiale,  i lavoratori meritano prospettive e stabilità”

“La manifattura Richard Ginori e l’Antico Museo di Doccia devono rimanere dove sono. Non è la battaglia di una forza politica, ma quella di un’intera comunità”. Così la vice capogruppo del Pd in Regione Monia Monni che ha immediatamente firmato l’appello diffuso sulla piattaforma on line change.org.  per chiedere che il museo riapra e , dice Monia Monni “torni a testimoniare il saper fare di donne e uomini, un saper fare che racconta la loro storia e la tradizione di una città, Sesto Fiorentino, e che diventa eccellenza riconosciuta nel mondo e dove quel saper fare si trasforma in bellezza . Tutto questo – prosegue Monni– deve rimanere sul territorio a cui appartiene. Per le lavoratrici ed i lavoratori, che meritano prospettive e stabilità. Perché trovo meraviglioso che a farsi simbolo di una città sia un luogo di produzione, con il quale una comunità si identifica ed intreccia la propria storia. Perché Ginori possa continuare ad essere un marchio orgogliosamente locale e globale. “Per tutti questi motivi ho firmato e per questo, nel mio piccolo- conclude la vice capogruppo del partito democratico– , continuerò a fare la mia parte presentando, nei prossimi giorni, una mozione per mantenere alta l’attenzione e per far sì che, finalmente, si trovi la soluzione per far continuare a vivere la Richard Ginori”

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