Rinnovati per il 2018 gli interventi di valorizzazione dell’identità toscana e delle tradizioni locali. Con le modifiche alla proposta di legge regionale 76 del 2016 “Interventi per la valorizzazione dell’identità toscana e delle tradizioni locali per il 2017”, anche per l’anno in corso ci sarà un rifinanziamento di 250mila euro con particolare riguardo alle associazioni di rievocazione storica e senza scopo di lucro ed agli enti locali che organizzano manifestazioni per la tradizione del Carnevale e nell’ambito dei centri commerciali naturali.
“Quella approvata oggi in aula è una proposta di legge di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza che si era rivelata efficace sia per la semplicità delle procedure adottate per la loro erogazione sia per gli effetti propulsori ottenuti in favore dei soggetti beneficiari – spiega il presidente della commissione sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione Gianni Anselmi (Pd) – si è reso quindi necessario il rifinanziamento, con particolare attenzione alle categorie di beneficiari della legge regionale 76/2016 che non sono state destinatarie del sostegno della Giunta regionale. La Giunta, infatti, con propria deliberazione, ha garantito perla categoria ‘formazioni bandistiche’, un sostegno di 210mila euro ai progetti di attività di promozione e di educazione musicale di base realizzate da formazioni bandistiche e corali. È quindi risultata evidente la carenza di risorse economiche per gli altri soggetti beneficiari dei contributi”.
“Con questa legge vogliamo rinnovare il segnale chiaro a sostegno delle realtà locali, quelle legate al territorio, alle tradizioni, all’identità delle comunità regionale. Col provvedimento – prosegue Anselmi – si sostengono alcuni specifici ambiti legati alla promozione della cultura e delle tradizioni del territorio regionale, favorendo la realizzazione di iniziative che coinvolgano le comunità locali e sostengano le attività culturali di forte tradizione e che promuovano l’artigianato artistico e il territorio. La finalità è anche quella di porre attenzione al lavoro che costantemente viene svolto dai territori per realizzare iniziative che tramandino le tradizioni. Un lavoro spesso frutto dell’impegno volontario di tanti cittadini, teso a mantenere vive tradizioni ed esperienze radicate nelle comunità locali. Il nostro – conclude Anselmi – è stato un riconoscimento a carattere straordinario, ma che crediamo debba diventare continuativo nel tempo, proprio per contribuire a mantenere vivi tradizioni ed animazione dei territori”.