Il Tirreno, mozione Pd in Consiglio regionale; Gazzetti, Ceccarelli e Pescini: «Solidarietà e vicinanza ai giornalisti e ai lavoratori della testata. L’informazione di qualità è presidio irrinunciabile per la democrazia»


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Il gruppo consiliare del Partito democratico chiede alla Giunta regionale di monitorare la vertenza dello storico quotidiano al fine di salvaguardare la qualità del lavoro dei giornalisti e dei professionisti coinvolti

«Solidarietà e vicinanza ai giornalisti de Il Tirreno che nei giorni scorsi hanno promosso scioperi o stati di agitazione che hanno evidenziato i loro timori rispetto a recenti proposte aziendali. Una forte preoccupazione espressa dai comitati di redazione delle testate coinvolte che nei giorni scorsi hanno ufficializzato le giornate di protesta rispetto a ogni decisione che possa influire sulla qualità del lavoro e sulla realizzazione dei prodotti editoriali. Una situazione, di cui auspichiamo il superamento, e per la quale richiamiamo l’attenzione anche da parte della Regione. Con una mozione chiediamo alla Giunta di monitorare costantemente l’evoluzione della vertenza portata avanti dai giornalisti e dai professionisti interessati dal piano di riorganizzazione affinché, consapevoli della crisi in cui si trova il settore dell’editoria, venga salvaguardata l’occupazione e la qualità dei servizi giornalistici di un presidio storico dell’informazione toscana». E’ quanto dichiara Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd, insieme a Vincenzo Ceccarelli, capogruppo dem e Massimiliano Pescini, vicecapogruppo, presentando la mozione In merito alla situazione occupazionale del quotidiano Il Tirreno.

«Secondo la classifica Accertamenti Diffusione Stampa (Ads) Il Tirreno risulta tra i primi venti giornali venduti in Italia e online, oltre a rappresentare uno strumento indispensabile del confronto democratico in grado di contribuire a stimolare e arricchire l’offerta informativa regionale – continuano Gazzetti, Ceccarelli e Pescini – Una possibile riduzione delle professionalità nell’attività della redazione rischierebbe di impoverire i contenuti e la qualità redazionale che da sempre caratterizzano il giornale. Lo Statuto della Regione Toscana richiama “la promozione dei diritti al pluralismo dell’informazione e della comunicazione, dell’accesso alla cultura come bisogno individuale e valore collettivo”. In un tempo di crisi sociale ed economica e di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo e che tutti noi auspichiamo di poterci lasciare presto alle spalle, ancora una volta, abbiamo potuto toccare con mano il ruolo fondamentale svolto dai mezzi di informazione. Salvaguardare l’occupazione di chi svolge un lavoro così delicato e importante significa tutelare la qualità del dibattito pubblico e della nostra democrazia: un valore per cui oggi più che mai la politica e le istituzioni a tutti i livelli sono chiamate a mobilitarsi»

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