«Oggi presso la sede del Consiglio regionale, alla presenza dei rappresentanti del movimento Donne, vita e libertà di Firenze, abbiamo mantenuto l’impegno preso con loro di continuare a sensibilizzare i cittadini toscani su questo tema, in questo caso con l’esposizione di uno striscione con i volti degli uccisi o dei condannati a morte, in cui si chiede di fermare le esecuzioni in Iran. Uno striscione che purtroppo ha dovuto aggiornare la sua lista di morti, poiché alcune persone condannate sono state uccise. Poche settimane fa, su proposta del Gruppo Pd, il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione che chiedeva un intervento urgente da parte del nostro governo in sostegno alle donne iraniane e a quanti chiedono, in quel Paese, il necessario rispetto dei propri diritti e della libertà. E chiedevamo una moratoria sulle condanne a morte di chi aveva la sola colpa di aver manifestato contro un regime teocratico e illiberale. Un intero popolo ha dato inizio a una rivoluzione, che vede donne e uomini protagonisti combattere per il diritto alla libertà ed è nostra intenzione continuare a sostenere questa causa. La Toscana, terra di diritti e libertà, prima al mondo ad abolire la pena di morte, come sempre è sensibile ed attiva su questi temi». Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, sulla posa dello striscione con i volti dei condannati a morte e delle vittime della repressione del regime iraniano nel cortile di palazzo del Pegaso a Firenze, sede del Consiglio regionale.