Istruzione e Disabilità, “Modificare il nuovo Piano educativo individualizzato”


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Mozione in Consiglio regionale, Mario Puppa e Vincenzo Ceccarelli spiegano le motivazioni dell’atto

La possibilità prevista dai nuovi modelli di Piano educativo individualizzato (PEI) di esonerare lo studente disabile da alcune materie, “risulta un passaggio particolarmente delicato e controverso che rischia di aprire a forme di esclusione dell’alunno disabile che vanno nella direzione contraria rispetto al fondamentale principio dell’inclusività sul quale si base la scuola italiana da ormai molti decenni”.

Per questo motivo, il gruppo consiliare del Pd in  Consiglio regionale ha deciso, raccogliendo anche gli appelli di associazioni e sindacati, di presentare una mozione per spingere il ministero della Pubblica istruzione a rivedere il Piano.

La mozione, primo firmatario Mario Puppa, se approvata impegnerà la giunta toscana ad “attivarsi nei confronti del Governo, avanzando anche la questione all’interno della Conferenza delle Regioni, affinché si valuti la possibilità di procedere ad una revisione del decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, con particolare riferimento alle osservazioni presentate dalle associazioni e dai soggetti di settore interessati, a partire dalla possibilità, prevista dai nuovi modelli di piano educativo individualizzato (PEI), di consentire un esonero dello studente disabile da alcune materie, affinché si ricerchi il più largo sostegno possibile in materia di presa in carico della disabilità e si rafforzino i processi inclusivi dello studente disabile da parte di tutta la comunità scolastica”.

«La possibilità di esonerare lo studente disabile da alcune discipline ed il cambio di modalità di assegnazione delle ore di sostegno – spiega Puppa – desta preoccupazione. Nel nuovo PEI, inoltre, vi sono altre criticità relative al rischio di una diminuzione delle ore di insegnamento da parte degli insegnanti di sostegno e al ruolo marginale delle famiglie previsto all’interno del nuovo Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione. Un’ulteriore preoccupazione – conclude Puppa – riguarda la mancanza di chiarezza rispetto alle eventuali attività alternative che l’alunno disabile dovrebbe svolgere nel caso in cui venisse deciso l’esonero, dal Consiglio di Classe, per determinate materie».

«Crediamo che dalla Toscana, da sempre attenta a questi fondamentali aspetti del sistema educativo in relazione alla disabilità – aggiunge il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli – debba portare la questione in Conferenza delle Regioni e sollecitare una revisione del decreto interministeriale raccogliendo il senso delle osservazioni critiche dei soggetti interessati. L’obiettivo  – conclude – è che venga evitato il rischio di un possibile ritorno a classi differenziali per le persone disabili, con una riduzione della didattica e dei livelli di sostegno».

 

 

 

 

 

 

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