“La Regione sostenga l’attività degli oratori”. Ciolini: “Funzione importante e riconosciuta anche da legge statale”


Share

Approvata a maggioranza, con il voto favorevole anche di Fi e LN, una mozione presentata dal consigliere Pd Nicola Ciolini

IMG-20160518-WA0005FIRENZE 18.05.2016 – Sostenere l’attività degli oratori della Toscana. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione proposta dal consigliere Pd Nicola Ciolini e votata anche dai gruppi di Forza Italia e Lega Nord, che impegna la giunta “a prevedere opportune iniziative di sostegno alle attività degli oratori, valutandone l’introduzione già all’interno dei prossimi strumenti della programmazione regionale di cui alla l.r. 1/2005, ed in particolare nel contesto delle azioni svolte a tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti, al fine di valorizzare la funzione sociale, educativa ed aggregativa svolta da tali soggetti in ambito regionale”.

La mozione è stata firmata anche dai consiglieri Pd Niccolai, Scaramelli, Pieroni, Gazzetti, Monni, De Robertis, Capirossi, Baccelli, Mazzeo e Giovannetti.

«Dal 2003 – ha spiegato Nicola Ciolini in aula – esiste una legge dello Stato che riconosce la funzione sociale svolta dagli oratori e dagli enti che svolgono attività similari. Si tratta di un’attività importante condotta non solo dalla Chiesa cattolica, ma anche da enti delle altre confessioni religiose, che contribuisce allo sviluppo educativo e sociale delle giovani generazioni. In Toscana – ha ricordato Ciolini – ci sono circa 90 oratori e mi è sembrato giusto pensare a forme di sostengo a queste strutture anche da parte della Regione. Del resto, questo tipo di strutture hanno provveduto, da alcuni anni, a dotarsi di una serie di indicatori e criteri di qualificazione, che vanno dai progetti educativi, alla preparazione degli animatori, al rapporto con la famiglia dei ragazzi, all’apertura alla comunità locale. Si tratta, quindi, di pensare a misure semplici, magari non onerose per la pubblica amministrazione, come ad esempio la concessione in comodato beni mobili e immobili o altre iniziative per valorizzare il ruolo degli oratori. Tutto ciò – ha concluso Ciolini – anche perché

gli oratori possono essere chiamati, per vocazione e presenza sul territorio, ad esercitare determinate funzioni di supplenza sociale, di assistenza al disagio e di supporto all’inserimento culturale e scolastico per tante ragazze e ragazzi della nostra regione».

 

Share