Lavoro


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Garantire il diritto all’occupazione stabile e di qualità. 

Per affrontare e risolvere gli effetti economici causati dalla crisi pandemica, che potrebbero mettere a dura prova la coesione sociale della Toscana, sarà necessario intervenire sul mercato del lavoro progettando azioni innovative. Per raggiungere un livello adeguato di occupazione, stabile e di qualità, sarà fondamentale investire in settori capaci di creare occupazione, puntando sull’economia verde e i lavori verdi. Incentiveremo le assunzioni di aziende che rispettano l’ambiente e le sue risorse, che investono in tecnologie aziendali innovative, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla competitività.

Le azioni formative regionali per l’inserimento lavorativo saranno definite con l’obiettivo di ridurre al minimo la discrepanza tra domanda e offerta di lavoro, guardando ai settori strategici dell’economia regionale, alle vocazioni locali e alle richieste provenienti dal territorio, garantendo allo stesso tempo la connessione con le esigenze delle imprese.

Parimenti, sarà necessario investire in tutte le misure di politica attiva del lavoro, nell’ambito delle quali un ruolo chiave sarà svolto dalle azioni di potenziamento della rete regionale dei centri per l’impiego, da dotare di infrastrutture tecnologiche moderne e multifunzionali, in una prospettiva di servizi innovativi da fornire anche a distanza.

Infine, per contrastare la disoccupazione, oltre alle azioni di politica attiva e quelle di protezione del reddito dei lavoratori, promuoveremo anche misure per l’attivazione di percorsi integrati di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. Prestiamo particolare attenzione ai soggetti vulnerabili e a maggior rischio di esclusione lavorativa e sociale, allo sviluppo di percorsi di accompagnamento, all’erogazione di incentivi alle assunzioni.

Ridurre i divari di genere e generazionali. 

Le donne e le giovani generazioni rappresentano una risorsa fondamentale per far progredire la Toscana lungo il cammino della crescita e della sostenibilità. A tal fine, il contrasto alle disuguaglianze di genere sarà oggetto sia di politiche specifiche che di interventi trasversali, mirati non solo a promuovere l’occupazione femminile, ma anche a mantenere e migliorare la qualità del lavoro, e a incentivare forme di lavoro flessibili. Queste misure, insieme a interventi volti a rafforzare i servizi educativi per i bambini piccoli e i servizi di assistenza per gli anziani e i disabili, favoriranno l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Sarà dedicata un’attenzione particolare alle donne vittime di violenza, con specifiche azioni di reinserimento lavorativo.

L’attenzione alle giovani generazioni si tradurrà, anche grazie alla prosecuzione del progetto Giovanisì, in interventi trasversali su tutte le politiche regionali, con l’obiettivo di promuovere il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani. Inoltre, saranno avviate azioni di sostegno al diritto all’istruzione e al benessere, e interventi di istruzione, formazione, alta formazione e sostegno all’avviamento di imprese, sempre più orientati a favorire l’emancipazione e a facilitare l’ingresso in un mondo del lavoro che guarda alla transizione digitale ed ecologica. A questo si aggiungerà un’azione di ascolto delle esigenze dei giovani sul territorio, per raccogliere le loro richieste e riflessioni.

Contrastare la povertà e l’esclusione sociale. 

La crisi pandemica ha reso più che mai evidente l’importanza delle politiche mirate a contrastare la povertà e l’esclusione sociale. L’azione regionale si concentrerà su potenziare l’integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o esclusione, garantendo in primo luogo la continuità di interventi strettamente collegati a attività formative e di inserimento lavorativo di individui svantaggiati e persone con disabilità, o di altre categorie specifiche (come ex detenuti o donne vittime di violenza). Saranno intensificate le misure di integrazione per l’inclusione sociale e lavorativa di cittadini di paesi terzi, garantendo la loro partecipazione attiva alla vita economica e sociale.

Il sostegno alle persone e alle famiglie in condizioni di maggiore vulnerabilità sarà potenziato grazie a una riorganizzazione dei servizi territoriali e dell’accesso alle prestazioni socio-sanitarie, attraverso nuove forme di assistenza e presa in carico di disabilità e non autosufficienza. Questo avverrà anche in relazione alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per lo sviluppo del sistema di servizi socio-sanitari del territorio.

Una nuova centralità sarà acquisita dalle politiche per l’abitazione, seguendo una logica di sostegno alle famiglie e di ampliamento dell’offerta di alloggi per l’edilizia residenziale pubblica e l’housing sociale. Questo verrà fatto con un occhio alla sostenibilità ambientale e al riutilizzo degli spazi esistenti. Particolare attenzione sarà dedicata alla promozione di servizi comunitari integrati per la gestione degli alloggi sociali. Inoltre, saranno previste misure specifiche per affrontare la deprivazione materiale, fornendo assistenza alimentare e sostegno materiale di base ai più bisognosi.

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