Livorno, Impianto di depurazione, Gazzetti (Pd): “Avviare il percorso per la delocalizzazione, costituendo una sinergia forte fra i soggetti competenti e la Regione”


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Il consigliere deposita una mozione “Spostamento necessario per la valorizzazione turistica e urbanistica della città”

Delocalizzare l’impianto di depurazione di Livorno. Spostarlo dal centro storico nella zona industriale ed aprire, concretamente, una fase nuova per il rilancio turistico della città. E’ il senso della mozione già depositata dal consigliere Francesco Gazzetti (Pd) che nello specifico impegna la Giunta a “perseguire, insieme a tutti i soggetti interessati, la volontà di delocalizzare l’impianto lavorando, appunto, insieme all’Autorità idrica Toscana, l’Autorità Portuale, il Comune e Asa Spa. Tutti soggetti  con i quali è ipotizzabile la stipula di un protocollo d’intesa  a cui poi far seguire un accordo di programma con il dettaglio delle azioni da attuare per lo spostamento dell’impianto di Rivellino e la verifica delle coperture necessarie per sostenere questi progetti”.

“L’obiettivo – spiega Gazzetti – è chiaro ed è quello di favorire lo sviluppo turistico e culturale della città,  recuperando un’area di due ettari e mezzo fra la zona residenziale del quartiere Venezia che è il cuore del centro storico urbano, e l’area portuale, che così potrebbe essere riconvertita e riqualificata” . Nell’atto Gazzetti spiega che “la Regione Toscana dovrà coordinare l’azione degli enti e dei soggetti economici territorialmente interessati, aprendo appunto un percorso progettuale condiviso che impegni i diversi soggetti, ciascuno secondo le proprie competenze e ruoli. Per Livorno lo spostamento del depuratore rappresenterebbe una grande opportunità anche dal punto di vista urbanistico, oltre che turistico”. Si andrebbe infatti a costituire uno spazio aperto verso la Stazione marittima e le banchine con l’area degli ex macelli e quella del Forte San Pietro. Verrebbe così notevolmente valorizzato il collegamento fra la città e il porto creando in pratica una nuova porta di accesso a Livorno. La nuova localizzazione, si legge nella mozione, potrebbe essere individuata, anche tenendo conto del vigente Piano regolatore di Livorno, della progettazione di ASA Spa, nel cuore della zona industriale, in prossimità della Piattaforma Paduletta in via Enriques, alle spalle della raffineria ENI e del parco ferroviario in posizione baricentrica rispetto all’ambito portuale ed industriale, in prossimità dell’impianto di trattamento fanghi in zona Picchianti. “E’ da tempo – conclude Gazzetti– che si parla di una diversa ubicazione dell’impianto di depurazione, ma dalle parole bisogna passare ai fatti. C’è un progetto di ASA Spa che prevede una nuova linea di depurazione non più a Rivellino, ma a Paduletta e questo potrebbe essere considerato un primo lotto del nuovo impianto. Ma occorre una strategia coordinata e condivisa che attui in tempi brevi un cambiamento di cui ormai c’è impellente bisogno e che può rappresentare un contributo importante in uno scenario che veda più azioni puntare verso un unico e fondamentale obbiettivo, la rinascita della città. Perché sia chiaro, adesso non si può davvero più perdere tempo“. 

 

 

 

 

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