Lotta ai tumori, area apuana; Bugliani presenta mozione: «Serve studio epidemiologico strutturato su stato di salute della popolazione»


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Il consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali, Giacomo Bugliani, sollecita la Giunta ad accogliere le istanze della popolazione locale raccolte nella petizione “Salviamo il nostro futuro”

«La lotta ai tumori si basa su diagnosi precoci, terapie efficaci e accessibili, nuovi farmaci e una buona azione informativa rivolta alla popolazione. Anche le indagini epidemiologiche su specifiche zone del territorio contribuiscono a contrastare la diffusione di queste patologie. In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, il 4 febbraio scorso, in provincia di Massa Carrara, è stata ufficialmente presentata la raccolta firme, avviata nella primavera del 2021 con il supporto di associazioni di volontariato, finalizzata a sollecitare la Regione al fine di mantenere alta l’attenzione sullo stato di salute dell’area apuana. Un’istanza che con una mozione chiedo alla Giunta regionale di accogliere. La proposta è stata formalizzata in una petizione promossa e sottoscritta dalla popolazione residente nel territorio apuano, con l’obiettivo di effettuare un ulteriore monitoraggio dell’andamento della malattia oncologica in quest’area, in particolare attraverso un nuovo studio epidemiologico ed eventuali ulteriori studi complessi». È quanto chiede alla Giunta regionale, Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali attraverso la mozione “In merito al monitoraggio della patologia oncologica nell’area apuana”.

«Durante l’iniziativa del 4 febbraio scorso che ha dato il via alla raccolta firme e ad una sentita mobilitazione territoriale, il Dottor Massimo Gattini, tra i promotori del progetto “Salviamo il nostro futuro”, ha affermato che esiste la consapevolezza da parte dei residenti “di vivere in un territorio altamente inquinato” e che di fronte a questa situazione diventa necessario richiedere alla Regione due impegni – continua Bugliani – Il primo, uno studio epidemiologico ben strutturato. Il secondo, uno studio complesso che richieda medici epidemiologi, esperti in informatica e statistica e che sia svolto in collaborazione con l’istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, avvalendosi inoltre delle competenze di ISPRO. La Toscana si trova in sesta posizione nella graduatoria delle regioni dove i tassi di incidenza tumorali per età sono maggiori in entrambi i generi. Un dato sul quale potrebbe incidere proprio l’effetto screening che si verifica quando, a parità di malattia nella popolazione, l’incidenza in alcune zone aumenta grazie alla maggior emersione del problema, dovuta a programmi di prevenzione secondaria più sviluppati e con maggiori livelli di adesione. Una premessa importante che avvalora l’importanza di raccogliere da parte delle istituzioni regionali la richiesta che arriva dalla comunità locale: un’azione che auspichiamo possa incrementare il monitoraggio sullo stato di salute del territorio e la capacità di risposta ai bisogni della popolazione».

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