Lucca, “Priorità per il rilancio dell’azione del governo regionale”, focus sulla sanità con Baccelli, Saccardi, Scaramelli


Share

Tappa lucchese del tour dei consiglieri Pd dedicato al documento di maggioranza

Baccelli: “Rafforzare cure intermedie e servizi territoriali”

Scaramelli: “Servizi di qualità, tempi congrui, revisione compartecipazione dei cittadini alla spesa”

Saccardi: “Centralità dei territori, investimenti sui Pronto Soccorso e su sicurezza del personale medico”

 

Miglioramento della qualità dell’accoglienza dei Pronto soccorso, piano straordinario per ridurre le liste d’attesa, rafforzamento dei servizi sociosanitari. Questi gli obiettivi più urgenti sul fronte della sanità toscana inseriti tra le “Priorità per il rilancio dell’azione del governo regionale”. Ne hanno discusso a Lucca, al palazzo della Provincia, Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd, Stefano Scaramelli, presidente commissione Sanità nell’assemblea toscana, Stefania Saccardi, assessora regionale alla sanità. Una delle iniziative che il gruppo Pd in Regione ha promosso per confrontarsi con le realtà territoriali toscane, condividere e raccogliere critiche e suggerimenti sul documento scaturito alla fine del luglio scorso da un vertice di maggioranza con il presidente Enrico Rossi.

“Nel luglio scorso abbiamo condiviso un documento che indicava le priorità per rilanciare l’azione di governo, 9 punti concreti, cose da fare e verificare. – ha spiegato Baccelli – Con queste iniziative di ascolto e confronto lo abbiamo voluto portare in tutta la Toscana, rendendo protagonisti i territori di quell’accelerazione che vogliamo produrre nell’azione di governo. Nello specifico sul tema della sanità, pensiamo sia opportuno fare un ‘tagliando’ alla riforma insieme agli operatori del settore, ascoltando direttamente da loro, dal mondo associativo e dai cittadini, criticità e proposte. Da qui al 2020 è urgente innescare un gioco di squadra efficace tra il personale ospedaliero e infermieristico, i medici di famiglia e tutti gli attori coinvolti per lavorare con serenità e profitto tenendo ben presenti le reali priorità. Per una sanità più rapida e innovativa dobbiamo spingere l’acceleratore sull’abbattimento delle liste di attesa, velocizzare i servizi CUP, investire ancora di più nei Pronto Soccorso e sul sistema del 118, rivedere il sistema dei ticket per evitare un surrettizio favore del privato sul pubblico soprattutto in ambito diagnostico”. Quanto alle specificità territoriali, secondo Baccelli “il tema vero è fare rete tra i servizi sul territorio e l’ospedale per acuti, colmare i gap assistenziali rafforzando le cure intermedie e l’assistenza domiciliare, e in generale le degenze a bassa intensità di cure”. “Non è tanto centrale il tema del numero dei posti letto ma l’organizzazione e la gestione complessiva del presidio cittadino, assieme al combinato disposto di tutti i servizi offerti dal territorio e delle risorse umane dedicate: il modello dell’intensità di cura può funzionare solo se accompagnato da servizi territoriali adeguati. – ha concluso Baccelli – Altro tema è quello della riqualificazione del Campo di Marte, una questione risolta solo parzialmente con il recupero di metà struttura diventata Cittadella della salute. Operazione sicuramente positiva, ma come utilizzare la metà restante resta un punto su cui c’è bisogno di una svolta”.

“Servizi di qualità, tempi congrui ed equa compartecipazione alla spesa sanitaria: tre obiettivi importanti, condivisi con i territori, nati su impulso dei cittadini che ho avuto modo di ascoltare in tanti incontri e iniziative sul tema della sanità che valgono il senso del mio impegno in questi tre anni in Regione. – ha spiegato Scaramelli – Sono tutti e tre temi sui quali il Pd si sta impegnando molto. È partita proprio dalla Commissione sanità per poi essere ratificata a larga maggioranza dal Consiglio regionale la proposta di eliminazione del costo del ticket per la digitalizzazione. L’impegno sarà quello di combattere affinché queste risorse, circa 15 milioni di euro, restino nelle tasche dei cittadini toscani a partire già dal 1 gennaio 2019. Ma non solo. Sulle liste d’attesa abbiamo intrapreso un percorso importante per fornire una risposta a questo problema a partire dal pubblico, con l’obiettivo di colmare un gap soprattutto a livello diagnostico. Ci siamo battuti per finanziare borse di specializzazione, consapevoli che investire sui giovani professionisti della sanità è una delle principali strade da seguire per risolvere il problema della carenza di personale medico. Abbiamo avuto il coraggio di ridurre figure dirigenziali quando troppo spesso la politica fa il contrario, con l’eliminazione della figura del direttore per la programmazione di area vasta. Lavoreremo intensamente per un servizio ottimale nei Pronto soccorso, prima interfaccia del cittadino con l’assistenza, dopo aver introdotto un importante innovazione con il Pronto soccorso pediatrico. Così come sulle vaccinazioni possiamo dire con orgoglio che come Regione Toscana siamo stati apripista”.

“Incontri come questi sono importanti per crescere e migliorare, toccare con mano esigenze dei territori e confrontarsi con cittadini e operatori. – ha illustrato l’assessore Saccardi –È stato utile affrontare e licenziare la riforma sanitaria a inizio legislatura per poter dar gambe in concreto a quelli che sono i suoi principi guida, valutarne gli impatti e modificare eventualmente ciò che andava migliorato. Elemento sul quale è necessario lavorare di più è sicuramente il ruolo del territorio. Perché l’ospedale funziona bene solo se funziona bene il territorio, ancora di più per un ospedale pensato sul modello dell’intensità di cure. Ci tengo a ricordare che però passi in avanti sono stati fatti, abbiamo potenziato le Case della Salute e stiamo lavorando per implementare fortemente i letti di cure intermedie, ragioneremo certamente su come potenziare ulteriormente questo aspetto. Il Pronto Soccorso è la porta d’accesso del sistema sanitario alle persone, il suo funzionamento ottimale è uno degli obiettivi su cui abbiamo lavorato, con delibere sulla struttura organizzativa, e su cui vogliamo continuare a lavorare. La strada per superare le difficoltà sta in una diversa organizzazione del territorio e una più funzionale presa in carico, così come nel miglioramento della qualità dell’accoglienza, sui cui stiamo preparando a una delibera per supportare gli operatori a costruire un rapporto migliore con i degenti e, aspetto molto importante, con le famiglie dei degenti. Altro tema su cui stiamo lavorando è la sicurezza degli operatori, stiamo facendo un accurato monitoraggio e vagliando una serie di strumenti, da app a sistemi di videosorveglianza, fino a una riorganizzazione delle guardie mediche per non lasciare personale isolato in orari notturni”.

Share