Lupi, mozione Pd, Marras e Anselmi: “Impegni concreti per rispondere all’emergenza predatoria e aiutare gli allevatori”


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lupo Applicazione completa dell’accordo del 2014. Attuazione piena ed estensione del piano delle catture e sterilizzazione degli ibridi già in fase di sperimentazione nelle province di Grosseto e Arezzo. Potenziamento del sistema degli indennizzi agli allevatori e attivazione presso gli organismi comunitari per il superamento del regime “de minimis”. Farsi promotrice, insieme ad altre Regioni, di una spinta a produrre una nuova normativa che affronti il fenomeno predatorio nei settori dell’allevamento produttivo e riconosca il problema aggiuntivo degli ibridi lupo/cane.

 

Sono questi gli impegni principali affidati alla giunta toscana grazie a una mozione presentata oggi in Consiglio regionale dal capogruppo Pd Leonardo Marras e dal presidente della II commissione, Gianni Anselmi.

 

«Negli ultimi mesi – spiega Marras – abbiamo assistito a una vera e propria escalation del fenomeno degli attacchi agli allevamenti da parte di lupi ed ibridi cane-lupo, con danni notevoli ai greggi e, in alcuni casi anche a vitelli, soprattutto nel territorio maremmano, ma in costante aumento anche in altre province toscane. La scorsa settimana, insieme all’assessore Remaschi, abbiamo incontrato i rappresentanti degli allevatori, insieme a molti sindaci delle province più colpite, e abbiamo toccato con mano la volontà della giunta regionale di produrre un impegno forte su questa emergenza».

 

«Con questa mozione – aggiunge Anselmi – abbiamo voluto sostenere e rafforzare l’impegno annunciato dalla giunta regionale, sottolineando gli aspetti più urgenti e le possibili risposte. Parliamo certo di una specie animale protetta, che secondo gli ultimi monitoraggi conta in Toscana circa 500 esemplari. Ma crediamo che la tutela vera di questa specie debba passare da un piano di cattura e sterilizzazione degli ibridi, la cui diffusione certamente ha aggravato il fenomeno dei danni agli allevamenti».

 

«Crediamo si debba applicare pienamente l’accordo siglato nel 2014 da Regione, Upi, Anci, Asl, associazioni di categoria ed ambientalisti – sostiene Marras – perché si tratta di una serie di impegni precisi per la prevenzione, riduzione e contenimento delle predazioni sugli animali allevati e nel contempo può garantire la piena tutela della specie lupo. Infine, vi è il problema degli indennizzi: molti allevatori hanno già superato il cosiddetto “de minimis” che limita a 15 mila euro in 3 anni la possibilità per le imprese di ricevere aiuti, e rischia quindi di risultare insufficiente di fronte ai danni ripetuti subiti dalle aziende. Anche per questo – conclude Marras – in attesa di un auspicato cambio delle normative europee, abbiamo ritenuto di impegnare la giunta regionale a potenziare il sistema degli indennizzi attivandosi presso il sistema bancario per aiutare le imprese in difficoltà».

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