Norme per il paesaggio, Pugnalini, Ceccarelli e Pellegrinotti (Pd): “Più omogeneità negli interventi”


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“Procedimento per l’accertamento della compatibilità paesaggistica”, in consiglio regionale è stata approvata la mozione a firma dei Consiglieri Pd, Pugnalini e Ceccarelli

FIRENZE – 12-09-2012 (cl. ba.) – Tutela del paesaggio e del territorio toscano. Farlo bene e secondo criteri omogenei. La questione sulla corretta interpretazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio era già stata sollevata dall’Anci nazionale nel 2009; oggi è arrivata nell’aula dell’assemblea toscana con una mozione presentata dai consiglieri regionali (Pd), Rosanna Pugnalini, Giovanni Ardelio Pellegrinotti e Vincenzo Ceccarelli, presidente della Commissione territorio e ambiente. Nel documento, che ha riscontrato il voto favorevole del consiglio, si chiede “un impegno da parte della giunta regionale nei procedimenti di compatibilità paesaggistica”. “Le controversie ricadono sull’interpretazione di alcuni articoli del Codice dei beni culturali e del paesaggio – spiega Pugnalini – Questo perché dopo che nel 2010, quando l’ufficio legislativo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, sollecitato dall’Anci, si attivò per un chiarimento finalizzato ad una corretta applicazione di alcuni articoli del Codice – è mancato il passaggio successivo. E cioè trasmettere la note interpretativa alle Sovrintendenze provinciali”. Si tratta di una nota, di risposta alla richiesta dell’Anci, che di fatto offre una “definizione unica” di alcuni punti fondamentali del Codice, ad esempio in materia di interventi su immobili che non comportino modifiche al paesaggio. “Sono parametri fondamentali per la tutela del territorio, per questo con la mozione sollecitiamo la giunta affinché richieda al Ministero per i Beni e le Attività Culturali la trasmissione delle indicazioni interpretative a tutti gli uffici territoriali di competenza – conclude Pugnalini – Evidentemente c’è bisogno di maggiore chiarezza perché le misure che preservano il nostro territorio devono essere messe in atto in modo omogeneo”. Una richiesta quella dei tre consiglieri regionali, che mira a trovare, sempre tenendo conto della salvaguardia del territorio, soluzioni ragionevoli e proporzionate per i numerosi casi emersi nella pratica applicativa di variazione minimali e marginali, irrilevanti dal punto di vista paesaggistico.

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