Ore scolastiche per cultura della memoria; Anselmi (Pd): “Coscienza critica delle nuove generazioni è garanzia per democrazia”


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CommissionesviluppoApprovata questa mattina in Commissione sviluppo economico, cultura e istruzione la risoluzione In merito all’introduzione di ore scolastiche dedicate alla cultura della memoria

 

“Ore da destinare al confronto fra studenti, in classe o in assemblea, sulla storia recente; con particolare riferimento alla Shoah, alle stragi nazifasciste, alla Liberazione, alla strage delle Foibe, alle stragi passate nonché ai fatti di cronaca e ai temi di attualità. La Regione Toscana potrebbe avanzare questa richiesta presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, farsi promotrice di una campagna divulgativa e formativa alla cittadinanza attiva e consapevole delle nuove generazioni.” È quanto propone la risoluzione approdata oggi in Commissione sviluppo economico, cultura e istruzione su iniziativa del presidente Gianni Anselmi e approvata all’unanimità.

 

“Un’idea nata dai ragazzi del Parlamento degli studenti toscano che ho voluto trasformare in un atto concreto; dopo l’approvazione di questa mattina, presto lo porteremo tra i banchi del Consiglio regionale – continua Anselmi – L’obiettivo è quello di stimolare la coscienza critica degli studenti al fine di renderli  cittadini consapevoli del loro passato e del loro presente. Si tratta di un’iniziativa che se realizzata, confermerebbe la sensibilità di questa Regione per la tutela del patrimonio storico, l’attenzione per l’educazione alla legalità e alla collaborazione tra i popoli. È compito anche delle istituzioni tutelare spazi di approfondimento di questo tipo: contribuire alla formazione e al mantenimento della coscienza critica nelle nuove generazioni è garanzia per il futuro della democrazia, per l’impegno civico e sociale”.

 

La risoluzione è stata sostenuta anche dai consiglieri Pd Simone Bezzini, Alessandra Nardini, Marco Niccolai, Antonio Mazzeo e Valentina Vadi che sono intervenuti in Commissione per sottolineare come il tempo per imparare e  conoscere la storia del nostro Paese non dovrebbe mancare mai, specie tra i banchi di scuola. E invece i programmi di storia, in particolar modo quelli degli ultimi anni delle superiori, per motivi di tempo a volte tralasciano alcune pagine fondamentali della vita del nostro Paese; pagine di storia recente importantissime.

 

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