Ospedale Pacini San Marcello, Venturi e Morelli (Pd) presentano un’interrogazione


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ospedale Pacini San Marcello Pistoiese12-4-2007I consiglieri regionali chiedono alla giunta toscana un monitoraggio dei problemi segnalati e di apportare le opportune modifiche al piano di riordino dei servizi sanitari

La situazione ed il futuro dell’ospedale Pacini di San Marcello al centro di un’interrogazione urgente presentata oggi dai consiglieri regionali del Pd, Gianfranco Venturi e Aldo Morelli.
Trascorso un anno dall’avvio del processo di riordino dei servizi sanitari, che ha riguardato anche il presidio ospedaliero della Montagna pistoiese, Venturi e Morelli sottopongono alla giunta regionale una serie di questioni. In particolare, i due consiglieri Pd, vogliono conoscere: “dopo lo spostamento delle attività di chirurgia programmata presso il presidio ospedaliero “F.Pacini” quali altre attività sono state attuate nel corso dell’ultimo anno, nell’ottica dell’annunciato potenziamento dei servizi, e con quali risultati; quali ragioni hanno determinato la chiusura della mensa ospedaliera e come si intenda procedere per la sua riattivazione”.

 
Inoltre, rispetto alle attività di pronto soccorso i due consiglieri regionali chiedono di conoscere: il numero dei ricoveri al pronto soccorso del Presidio di San Marcello nell’anno 2013 a partire dalla data di inizio della “riorganizzazione” ed il numero dei ricoveri effettuati nei corrispondenti mesi degli anni 2011 e 2012; il numero dei ricoveri trasferiti dal pronto soccorso di San Marcello all’Ospedale di Pistoia sempre nello stesso periodo; il totale dei ricoveri al pronto soccorso di Pistoia dei cittadini residenti nei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese negli anni 2011, 2012 e 2013”.
«Lo scopo dell’interrogazione – spiegano Venturi e Morelli – è anche quello di sapere se la giunta regionale non ritenga opportuno ed urgente, anche in rapporto con gli enti locali interessati, compiere un esame obiettivo dei problemi segnalati dalle numerose iniziative portate avanti nell’ultimo anno dagli abitanti della Montagna pistoiese, al fine di valutare se la realtà odierna corrisponde ai risultati attesi dal processo di riorganizzazione e potenziamento a suo tempo avviato. Con lo scopo, evidentemente, di agire ove necessario, attraverso l’ASL per apportare le opportune modifiche».

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