Piano ricerca e innovazione, parere commissioni. La replica di Bini, Danti e Lastri (Pd)


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«E’ chiaro che durante i lavori delle commissioni possono capitare piccoli incidenti di percorso, tra l’altro veramente veniali se confrontati a quelli che capitano ogni giorno in Parlamento nella maggioranza di governo. Incidenti dovuti a fraintendimenti nell’espressione di voto che non hanno alcuna valenza politica. Tuttavia il voto delle commissioni, essendo esso un parere, non inficia il percorso dell’atto di indirizzo del piano pluriennale in materia di ricerca e innovazione. Siamo sicuri che l’Aula approverà sia la proposta di deliberazione della presidenza che le modifiche che presenteremo in tempo utile sulla questione parità di genere. Dispiace aver dovuto constatare che l’opposizione non ci abbia dato modo di poter ripetere la votazione in commissione, come da noi richiesto, cosa che avrebbe chiarito pienamente i fraintesi e chiuso l’episodio». Lo dicono Caterina Bini e Nicola Danti, rispettivamente presidente delle commissioni attività produttive e cultura, replicando ai consiglieri del Pdl Nascosti e Donzelli. «Il mio parere sull’atto di indirizzo – spiega poi Daniela Lastri – è assolutamente favorevole, come dichiarato peraltro durante la riunione della commissione. Voglio chiarire che durante le votazioni non c’è stata, da parte mia, nessuna espressione formale di voto di astensione. Per quanto riguarda la questione dell’emendamento – aggiunge Lastri – ho ritenuto negativa la discussione promossa dai commissari del Pdl, anche in considerazione del parere unanime e trasversale della Commissione Pari Opportunità; una discussione che ha finito per strumentalizzare il tutto e che ha lasciato spazio anche a posizioni personali minoritarie tra di noi. Sulle pari opportunità, in ogni modo – conclude Lastri – non si torna indietro».

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