“Potenziare Medicina del Lavoro a Siena”


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Il Consiglio regionale tornerà presto ad occuparsi della situazione e delle prospettive di “Medicina del lavoro” a Siena, presente da oltre 35 anni nell’azienda ospedaliera, struttura di riferimento per la diagnosi e il riconoscimento delle malattie professionali, l’unica tra quelle toscane a disporre di letti di degenza, con una media di 160 ricoveri l’anno, visto che ha sua disposizione metodiche diagnostiche particolari, in alcuni casi uniche in tutto il Centro Sud. Dopo una mozione approvata qualche tempo fa, che chiedeva il potenziamento della struttura, sono ora i consiglieri regionali del Pd, Caterina Bini, Rosanna Pugnalini, Marco Spinelli e Gianfranco Venturi, questa volta a presentare un’interrogazione urgente, per chiedere alla giunta toscana “quali azioni ulteriori intende mettere in campo per il potenziamento della dotazione finanziaria, organica e strumentale dell’U.O. Medicina del Lavoro dell’A.O.U. Senese, al fine di confermare e sviluppare questa eccellenza della sanità toscana, non solo nella fase ‘acuta’ e/o di accertamento della natura della patologia ma anche sotto quella della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie professionali” e “quale ruolo tale eccellenza avrà nel Piano Sanitario Sociale Integrato Regionale attualmente in fase di elaborazione”. L’interrogazione nasce da una sollecitazione che arriva da numerose associazioni, in particolare l’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL) pistoiese e toscana, che a seguito di decisioni dell’azienda ospedaliera senese che ventilavano la riduzione dei posti di letto nella struttura, hanno più volte sottolineato “l’esigenza di porre in essere tutte le condizioni, anche di tipo organizzativo, affinché il centro di Siena possa avere le necessarie dotazioni in termini di risorse finanziarie e organiche non solo per continuare a svolgere il suo ruolo ma anzi per potenziarlo, anche sotto gli aspetti della prevenzione”.

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