Piano Rifiuti, Monia Monni : “Partecipazione, condivisione e innovazione: da qui la svolta sostenibile della Toscana”


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Via libera a maggioranza alla risoluzione del Gruppo Pd con 25 proposte verso una Toscana sostenibile

“Dobbiamo portare la Toscana ad un livello più alto nella gestione dei rifiuti, perché la transizione verso l’economia circolare è un treno che non possiamo perdere”. È quanto dichiara la  vice capogruppo del Pd in Regione, Monia Monni illustrando la proposta di risoluzione presentata dal Gruppo Pd in Regione e sottoscritto anche dalla consigliera Serena  Spinelli in cui sono contenute oltre 25 proposte per una Toscana sostenibile. L’atto ha avuto il via libera dal consiglio a maggioranza con il solo voto contrario del centro destra

“Serve una governance – spiega Monni– che assegni alla Regione un ruolo di cabina di regia nella determinazione impiantistica e dei flussi, assicuri la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani a livello di aree territoriali e rafforzi il ruolo del Comuni nella determinazione e organizzazione del servizio. Se completiamo questo quadro, possiamo poi puntare allo sviluppo di una filiera industriale virtuosa che valorizzi ulteriormente i materiali che escono dal ciclo di trattamento degli urbani . L’atto presentato al Consiglio dal Partito Democratico – prosegue la vice capogruppo Monia Monni– contiene oltre 25 proposte puntuali che guardano nella direzione di una Toscana sostenibile, come, ad esempio, la creazione di un centro regionale del riciclo ed il passaggio alla tariffazione puntuale”.

E sull’ipotesi progettuale della bioraffineria presso l’impianto ENI di Livorno, Monni precisa “Se vogliamo una svolta sostenibile, dobbiamo partire dal “come” si fanno le cose e si portano avanti i progetti. Condivido le parole dei Sindaci di Livorno e Collesalvetti e accolgo con interesse l’apertura di Eni al massimo confronto con il territorio. Noi, come PD- conclude Monni– , abbiamo chiesto di aprire un approfondimento specifico in Consiglio regionale e assicurare un percorso di partecipazione che coinvolga le amministrazioni comunali, le associazioni di categoria, i sindacati, le associazioni ambientaliste ed i cittadini”.

 

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