Piano Sanitario e Sociale Integrato, l’iter approda in Aula. Il presidente Scaramelli: “Prevenzione, abbattimento liste di attesa e riduzione delle diseguaglianze sociali”


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Sette mesi di lavoro, 7 sedute di Commissione, 4 tavoli tecnici, 366 soggetti consultati, oltre 90 osservazioni raccolte, 60 emendamenti accolti

Dopo la presa d’atto della commissione Sanità, il Piano Sanitario Sociale Integrato passa all’esame dell’Aula per il via libera del Consiglio. “Un iter impegnativo – sottolinea il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli– che ci ha visti impegnati in 7 mesi di lavoro, 7 sedute di Commissione, 4 tavoli tecnici, 366 soggetti consultati, oltre 90 osservazioni raccolte, 60 emendamenti accolti e la condivisione dei territori dai quali sono arrivate proposte e suggerimenti. Siamo molto legati a questo testo, frutto di un lavoro attento sul fronte dell’innovazione, in termini sociali e sanitari, che la Toscana può produrre e di aperta concertazione, in primis con le organizzazioni sindacali con cui continua il confronto. Il testo ha trovato anche la condivisione con altre forze politiche presenti in Consiglio con cui abbiamo votato vari passaggi del Piano”. Ora il testo passa all’Aula. “Abbiamo lavorato  ponendo la prevenzione come priorità, la politica del ‘prima’ e non quella del ‘dopo’, con un duplice obiettivo: abbattere le liste di attesa da una parte e dall’altra ridurre le diseguaglianze sociali affinché ogni cittadino, indipendentemente da dove abita, abbia diritto ad essere curato nel migliore dei modi”.

Scaramelli sottolinea poi “l’attenzione alla sostenibilità economica, finanziaria e ambientale, alla qualità della vita, l’approccio universalistico e pubblico al fine vita. Massima attenzione è rivolta alla cronicità. Focus specifici vertono su malati oncologici, disabilità e salute mentale per i quali abbiamo chiesto anche il monitoraggio di Ars. I destinatari delle azioni dedicate al piano sono i genitori, i bambini, un occhio particolare rivolto alle donne e ai soggetti più fragili. E poi  pharmavalley e gli investimenti sulla ricerca che – conclude Scaramelli – fanno da volano all’innovazione e rappresentano una specificità importante della nostra Regione”.

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