Il presidente della commissione Sanità: “Grande lavoro di partecipazione e 3 focus : oncologia, disabilità e salute mentale”
“Un Piano innovativo che produce uno scatto in avanti della nostra Regione”. Così il presidente della commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli illustra il Piano socio sanitario integrato, oggi al vaglio del Consiglio per la votazione finale. Scaramelli in aula ha sottolineato l’ampio e profondo lavoro partecipato che c’è stato in commissione con oltre 350 soggetti istituzionali e associativi coinvolti, oltre 90 osservazioni raccolte, 60 emendamenti accolti e la condivisione dei territori dai quali sono arrivate proposte e suggerimenti. “Un lavoro attento anche con le organizzazioni sindacali- ha sottolineato Scaramelli in aula– con cui abbiamo condiviso il percorso e dalle quali sono stato aiutato nel lavoro. Dopo la concertazione, l’ascolto e la condivisione, oggi è il momento della responsabilità del voto”. Tre i focus principali del Piano: malati oncologici, disabilità e salute mentale. Abbiamo riscritto e portato all’attenzione questi temi. Abbiamo lavorato facendo, come Partito democratico, una scelta precisa: fare della prevenzione il nostro obiettivo principale. La politica del ‘prima’ e non quella del ‘dopo’, con un duplice obiettivo: abbattere le liste di attesa da una parte e dall’altra ridurre le diseguaglianze sociali affinché ogni cittadino- ha aggiunto Scaramelli– , indipendentemente da dove abita, abbia diritto ad essere curato nel migliore dei modi. Il Piano mira al superamento delle diseguaglianze sociali e sanitarie, risponde ad una visione di sinistra del sociale e del sanitario declinandola ogni aspetto del piano.”.
Nel Piano trovano spazio il tema delle liste d’attesa e quello della cronicità con la precisa scelta politica riguardo ai malati oncologici che dovranno essere accompagnati in un livello di cronicità nuovo che può sconfiggere il cancro. Un lavoro costruito in tanti che capovolge le funzioni e in cui trova spazio la sostenibilità economica e finanziaria, ma anche secondo i principi della economia circolare rispettando la qualità dell’ambiente, della natura e dell’aria”. Scaramelli si sofferma poi sul fine vita, un tema profondamente attuale, una sfida –ha spiegato Scaramelli – della nostra Regione: nascere bene e morire bene. Con un approccio universalistico e pubblico” . I destinatari delle azioni dedicate al piano sono i genitori, i bambini, un occhio particolare rivolto alle donne e ai soggetti più fragili. La Toscana deve essere ambiziosa- ha aggiunto Scaramelli in aula– e dunque spazio all’innovazione, alla sperimentazione e novità per i cittadini toscani e i pazienti. Con il tema della scienza della vita che trova spazio in quello che sta facendo Toscana life science”.