Prezzo del grano, la Toscana chiede interventi a favore dei coltivatori. Anselmi (Pd): “Servono misure speciali per far fronte alle difficoltà del settore”


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Gianni Anselmi (Pd), presidente della commissione Agricoltura

Approvata la mozione presentata dal consigliere Pd Gianni Anselmi a sostegno ai produttori cerealicoli.

“Senza interventi tempestivi c’è il rischio che molti agricoltori rinuncino addirittura alla semina del grano per la prossima stagione. Un’eventualità che dobbiamo scongiurare per non danneggiare un’attività fondamentale per vaste aree rurali e una produzione d’eccellenza del made in Italy esportata in tutto il mondo, come la pasta, che avrebbe ripercussioni pesanti dal punto di vista economico e occupazionale per la Toscana e per tutto il Paese” – a dirlo è il consigliere Pd Gianni Anselmi (Pd), presidente della commissione Agricoltura, primo firmatario della mozione, sottoscritta anche dai consiglieri Pd Marras, Bezzini, Capirossi, De Robertis, Mazzeo, Nardini, Sostegni e Vadi, approvata dal Consiglio regionale toscano.

“Sono oltre 20mila i cerealicoltori toscani che si trovano colpiti da una fase di grave difficoltà a causa delle quotazioni del grano, che nelle ultime settimane hanno avuto un ulteriore crollo scendendo addirittura fino a 15 euro al quintale. Un prezzo che è frutto di comportamenti speculativi, realizzati con l’esportazione di enormi quantità di grano italiano verso i Paesi del Nord Africa e con l’arrivo in Italia di grandi quantitativi di frumento provenienti da paesi terzi. Questo è servito a causare una diminuzione ingiustificata dei prezzi, che sta mettendo i crisi i produttori e che si traduce in una forbice estremamente ampia rispetto ai prezzi dei prodotti finiti”.  – ha dichiarato Anselmi.  

“In tal senso, gioca un ruolo decisivo il regime di “traffico di perfezionamento attivo” (TPA) previsto per i cereali, che consente di importare senza pagare alcun dazio le merci destinate ad essere perfezionate in ambito comunitario e poi riesportate al di fuori della Comunità europea” – ha spiegato Anselmi (Pd) – “Per questo, la nostra mozione prevede l’impegno della Giunta regionale ad attivarsi a livello nazionale, presso il Governo e il Parlamento, con una serie di interventi, a partire appunto da una possibile sospensione temporanea delle autorizzazioni alle importazioni in regime di TPA per contrastare le speculazioni in corso, e con la richiesta di incentivare gli accordi e i contratti di filiera, in modo da garantire una più equa redistribuzione del valore. Inoltre, la Regione si impegnerà per velocizzare le misure annunciate nel piano cerealicolo nazionale, in particolare per il potenziamento dei centri di stoccaggio e il sostegno all’aggregazione dell’offerta. E in ambito comunitario per l’attivazione, nell’ambito delle politiche agricole comuni, di strumenti per la stabilizzazione del reddito, come i fondi mutualistici”.

“Oltre a questo la Regione realizzerà una campagna di promozione e valorizzazione della pasta italiana in ambito internazionale, utile anche per far fronte alla concorrenza presente nel settore. Infine, abbiamo chiesto di perseguire la massima trasparenza delle borse merci, con un ruolo maggiore dei rappresentanti degli agricoltori e rendendo obbligatoria la comunicazione delle scorte, attualmente prevista come facoltativa, in modo da avere dati oggettivi e verificabili, rendere più trasparente la valutazione di mercato e approntare un bilancio previsionale affidabile della campagna di commercializzazione”. – ha concluso il consigliere Pd Gianni Anselmi.

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