Pronto Badante, 124 visite domiciliari e 76 voucher in provincia di Lucca. Giovannetti (Pd): “Numeri significativi per un progetto che risponde a esigenza concreta”


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Pronto badante thumbLa consigliera regionale Pd commenta positivamente i dati a livello provinciale dei primi mesi dell’attivazione del progetto sul territorio

 

124 visite domiciliari effettuate e 76 buoni lavoro attivati, di cui 33 e 17 nei comuni della Valle del Serchio, 58 e 40 in quelli della piana di Lucca, 33 e 19 in Versilia. Sono i numeri del progetto Pronto Badante nella provincia di Lucca, da quando è stato esteso a livello regionale. A darne notizia è Ilaria Giovannetti, consigliera regionale Pd e componente commissione Sanità nell’assemblea toscana. “Si tratta di dati significativi per questi primi mesi di estensione del progetto: dimostrano chiaramente che il servizio risponde a un’esigenza concreta dei cittadini. – commenta Giovannetti – Sostenere la famiglia nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell’anziano, garantendole un unico punto di riferimento, a domicilio, per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza con una figura professionale formata e preparata: questo l’obiettivo del progetto, prima partito in modo sperimentale a Firenze e successivamente esteso a tutto il territorio toscano, com’è evidente, con successo. La Regione Toscana ha saputo intercettare un bisogno reale dalla popolazione, costruendo una prima forma di sostegno efficace, in grado di fornire celermente informazioni utili e anche di poter compiere il passaggio successivo, quello dell’attivazione di un rapporto di lavoro, possibilità di cui hanno usufruito molte famiglie nel nostro territorio come si evince dai numeri. Parliamo infatti di un problema sempre più sentito, la perdita di autonomia e autosufficienza di un anziano, una situazione che cambia radicalmente la vita di una famiglia. Siamo di fronte inoltre a un altro ottimo esempio della sinergia sempre più stretta tra Regione e terzo settore e della bontà dei risultati che essa consente di ottenere; il servizio infatti è possibile grazie a una positiva e proficua collaborazione in ogni territorio con associazioni di volontariato e cooperative sociali, tutte realtà formate e preparate a operare in questo ambito”.

 

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