Province, Lastri e Boretti (Pd): “Ottimo lavoro della Toscana, a fronte di una normativa nazionale che taglia risorse e genera caos”


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lastri-borettiFIRENZE 25.02.15 – “La Toscana si impegna a non lasciare soli i lavoratori delle Province e a garantire la continuità dei servizi: un ottimo lavoro nato però purtroppo dall’esigenza di arginare una situazione emergenziale, causata da normativa nazionali, la Delrio, e soprattutto la successiva legge di stabilità, che tagliano risorse in modo indiscriminato e generano un caos amministrativo”.

È il commento di Daniela Lastri e Vanessa Boretti, consigliere regionali Pd, in merito alla proposta di legge Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56, approvata nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale.

“Una riforma degli enti locali andava fatta da tempo, ma con un’idea precisa, non basta solo dire no, né tantomeno semplicemente tagliare risorse. – spiega Lastri – La Toscana fa bene, con questa legge, a difendere un patrimonio di professionalità e funzioni essenziali per la comunità. Ma non può far tutto e non può farlo soprattutto se non ci sono risorse sufficienti: il rischio è il default dell’amministrazione pubblica, di servizi fondamentali per i cittadini. Per fortuna applicando questa legge la situazione sarà resa più chiara e trasparente: mi auguro che il Governo guardi all’esperienza toscana per rivedere le proprie posizioni”.

“Le riforme non sono buone in natura, vanno rese tali e questo purtroppo non accade se a dettarle sono unicamente velocità dei tempi e riduzione dei costi, prerogative legittime ma non sufficienti; è quello che si è verificato a livello nazionale. – dice Boretti –  Questa legge è un ottimo punto di partenza per la definizione e sistemazione di compiti e funzioni , la Toscana è la prima a aver intrapreso questo percorso, tappando per l’ennesima volta una falla procurata altrove. Evitare la frammentazione, mantenere l’articolazione territoriale e tutelare i lavoratori, anche i precari di ogni genere: queste ritengo siano le priorità per un riordino amministrativo adeguato. Resta il tema delle risorse su cui dobbiamo continuare a impegnarci col Governo”.

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