Province toscane, Rischio dissesto. Andrea Pieroni: “Situazione drammatica, bisogna intervenire”


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“La nostra regione la più penalizzata”, spiega il consigliere.

Andrea5«E’ una questione che ci preoccupa fortemente, anche perché le Province svolgono ancora funzioni importanti, come l’edilizia scolastica, la viabilità provinciale e regionale, l’assistenza tecnico-amministrativa ai comuni. Come consiglieri Pd porteremo in Aula quanto prima il problema dei tagli e del prelievo “forzoso” operati dal governo nazionale nei confronti delle Province, non più sostenibile».

Lo dice Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd (ed ex presidente della Provincia di Pisa), intervenendo sul recente decreto legge in materia di enti locali varato dal governo.

«Il confronto nazionale della consistenza dei tagli  – spiega Pieroni – ci dice che alcuni territori sono fortemente penalizzati: al primo posto la Toscana, dove l’incremento di taglio è stato di 35,9 milioni che si aggiungono ai 54 milioni già tagliati con le manovre finanziarie precedenti. Altre regioni, invece, sono particolarmente “favorite”: minori tagli di 16,4 milioni in Lombardia, 29 milioni in Veneto, 15 milioni in Campania, 10 milioni in Puglia. Appare chiaro che c’è qualcosa che non funziona e credo che il governo ed il parlamento debbano correggere al più presto la rotta. In questo momento, nella nostra regione – prosegue Pieroni – sono ben sei su dieci le amministrazioni provinciali che si trovano nell’impossibilità di chiudere il bilancio di previsione 2016. L’eventuale dissesto di sei province in Toscana, avrebbe effetti pesantissimi sui cittadini, le imprese e il nostro sistema scolastico, oltre a rendere incerto, nonostante il grande lavoro che la Regione ha fatto in tal senso, il destino degli oltre 2000 dipendenti che ancora operano negli enti. Credo – conclude Pieroni – che anche la giunta regionale debba intervenire, verificando la possibilità di attivare quegli strumenti finanziari in grado di fornire alle Province in difficoltà una qualche boccata d’ossigeno, con l’obiettivo di garantire ai cittadini servizi essenziali, quali la sicurezza stradale e l’attività scolastica».

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