Regione Toscana, approvato Def 2019, gli interventi di Bambagioni, Pieroni, Vadi (Pd)


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Gli interventi dei consiglieri Pd durante il dibattito sul Documento di economia e finanza regionale 2019

 

“Quello che emerge è sicuramente un quadro finanziario difficile che mette in evidenza la necessità di affrontare su larga scala le difficoltà finanziarie perché non ricadano a cascata sugli enti locali. – ha fatto presente Paolo Bambagioni, consigliere regionale Pd – Va ricordato che in Toscana esiste un tessuto di piccole e medie imprese vitale, che si è rivelato in grado di controbattere con forza la crisi profonda del sistema e che ha saputo mettersi in gioco nonostante le difficoltà. È anche per venire incontro alle loro esigenze che ci sono impegni indispensabili da perseguire, uno su tutti quello per le infrastrutture, a tutti i livelli, fondamentali per lo sviluppo, perché non è il reddito di cittadinanza la risposta alla crisi economica, seppur fondamentale è agire in modo incisivo sulla povertà. Necessario poi evitare ogni taglio lineare e saper qualificare al meglio la spesa pubblica”.

 

“Il Defr 2019 è un’occasione preziosa in previsione degli atti di bilancio per definire l’attuazione dei programmi e fornire nel contempo nuovi spunti per aggiustamenti o correttivi in modo da elaborare una manovra coerente e cogente con i bisogni dei cittadini toscani.  – ha dichiarato Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd – In un quadro complesso,  con dinamiche internazionali che hanno influito negativamente sulle nostre piccole e medie imprese – penso al protezionismo di Trump e alle ripercussioni dannose sul fronte dell’export – ritengo che la Regione in questo modo confermi la rotta giusta già ben intrapresa dal PRS. Sono ben chiare in questo documento le priorità da aggredire, il lavoro, la difesa del territorio, il contrasto alla povertà. Come sempre bisogna tener conto delle risorse ragionevolmente disponibili, lo stiamo facendo, a differenza dell’improvvisazione che sta emergendo dal Governo nazionale. La finanza pubblica non si gestisce con i puntini di sospensione – come quelli sul decreto Genova – ma con una strategia oculata e efficace. Ad oggi mancano all’appello 265 milioni di trasferimenti statali, per cui le forze politiche ora al Governo devono assicurare rapidamente quanto necessario per rispondere ai bisogni della Toscana e dei toscani”.

 

“Pur in un quadro attuale ancora critico e caratterizzato da una ristrettezza di risorse, la Regione Toscana conferma di aver saputo reagire in modo appropriato, con una risposta forte e efficace alle questioni cruciali, distinguendosi positivamente a livello nazionale.  – ha illustrato Valentina Vadi, consigliera regionale Pd – In questi anni, dall’inizio della crisi economica, ha infatti saputo mettere in campo interventi strutturali negli ambiti del sociale, delle politiche del lavoro, dell’ istruzione e della formazione professionale, secondo quelli che sono i riferimenti e le scelte politiche di centro sinistra. Anche con il Defr  questi impegni vengono confermati, basta ricordare due numeri, i 55 milioni di euro nel progetto sulle Politiche attive del Lavoro e gli 80 milioni in quello sull’Istruzione e la formazione professionale per il 2019. Investimenti significativi che danno la cifra di una linea politica chiara”.

 

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