Rifiuti: economia circolare, in Consiglio la nuova legge. Baccelli (Pd): “Coinvolgiamo imprese e distretti produttivi nella politica di rigenerazione della Toscana”


Share

Dopo l’approvazione a maggioranza avvenuta durante la seduta congiunta delle Commissioni Territorio e ambiente/Sviluppo economico presto la normativa arriverà in Consiglio regionale;  Baccelli (Pd): “Legge coinvolge le attività produttive e in particolare i distretti produttivi; un passo avanti importante per l’economia circolare della nostra regione”

 “Procediamo verso il modello di riuso, riciclo e riutilizzo per migliorare l’ambiente e il benessere dei cittadini. Lo facciamo coinvolgendo aziende, enti locali, esperti del settore e società civile con l’obiettivo di incentivare il riuso, ridurre gli scarti e i rifiuti produttivi e alimentari. I distretti produttivi avranno un ruolo attivo e un’interlocuzione costante con la Giunta per trovare modalità tecnologiche, amministrative e progettuali efficaci per rafforzare la politica regionale di rigenerazione”. È quanto dichiara Stefano Baccelli consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Territorio e ambiente a seguito dell’approvazione della proposta di legge in materia di economia circolare per i rifiuti.

“Con l’approvazione di questa normativa, che presto arriverà tra i banchi del Consiglio regionale per il via libera definitivo, istituiamo tavoli tecnici regionali per la promozione dell’economia circolare – spiega Baccelli – che riguarderanno il settore produttivo del lapideo, in particolare l’estrazione del marmo, il tessile, il cartario, il conciario e la chimica; i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e quelli da costruzione e demolizione; i fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue e il ciclo integrato dei rifiuti urbani. Altri distretti produttivi potranno essere inseriti dalla Giunta attraverso una delibera”.

Ai tavoli parteciperanno le strutture regionali di volta in volta competenti, le associazione rappresentative dei settori produttivi, ARPAT; ARRR; AATO, le imprese coinvolte, gli organismi tecnici competenti in materia di rifiuti.

“Attraverso questo strumento di partecipazione saranno individuati: le modalità tecnologiche per favorire la prevenzione della produzione dei rifiuti; il reimpiego, il riciclo, il riuso e il recupero degli scarti; il fabbisogno impiantistico necessario per il trattamento dei rifiuti non reimpiegabili; gli interventi per favorire il mercato dei prodotti riciclati a minore impatto ambientale – prosegue Baccelli – La Regione Toscana potrà, inoltre, incentivare la realizzazione di piattaforme informatiche per lo scambio e il riuso dei materiali ingombranti, come apparecchiature elettriche domestiche o di pubbliche amministrazioni, e per il recupero delle eccedenze dei mercati ortofrutticoli della piccola, media e grande distribuzione, e delle mense scolastiche – conclude Baccelli – Con questa legge, costruita insieme a tutti i soggetti interessati, sosteniamo l’attività del riuso come motore di un’economia che vogliamo rendere sempre più circolare, e di una politica di rigenerazione per migliorare l’ambiente e il benessere dei cittadini su cui la Toscana vanta una lunga storia”.

Share