Riforma sanità, consiglieri Pd: “Il Pd è pronto e al lavoro. Le opposizioni dicono solo no”


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gruppopd aulaIl presidente della commissione Sanità: “I nostri emendamenti migliorano il testo condividendone i principi e la sostanza”. 

“Stamani la commissione Sanità si è riunita per l’esame e la discussione sul testo della proposta di legge di riorganizzazione del sistema sanitario. E per una prima analisi degli emendamenti, che proseguirà domani e la prossima settimana. Un lavoro complesso e di fondamentale importanza, al quale il gruppo Pd si è fatto trovare pronto, con i propri emendamenti, mirati a migliorare alcuni aspetti del testo, del quale condividiamo a pieno i principi e la sostanza. Ci siamo confrontati con tanti cittadini e operatori, e siamo aperti al confronto nel merito dei contenuti della nuova legge con le opposizioni. Da parte loro, purtroppo, continuano ad arrivare solo dei no a prescindere” – è il commento del presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli – “Già stamani i consiglieri d’opposizione hanno iniziato a dimostrare la volontà di fare solo ostruzionismo, mentre è con il loro contributo ai lavori in commissione, portando idee e proposte, che dovrebbero dimostrare se davvero hanno davvero a cuore la sanità toscana, o se invece la loro è solo strumentalizzazione politica”.

La commissione ha respinto un ordine del giorno presentato dai consiglieri di minoranza in commissione, che chiedeva di rinviare la nuova legge regionale per attendere prima la validazione e lo svolgimento del referendum abrogativo della vecchia legge regionale che disciplina il sistema sanitario.

“La legge non tocca l’istituto referendario e il suo iter, che va avanti autonomamente e non riguarda il lavoro dei consiglieri regionali. Il nostro compito è quello di dare alla Toscana una nuova legge, che renda il sistema più efficiente e aggiornato rispetto alle attuali richieste di sanità. Perché anche un sistema che funziona, come quello toscano, se non si aggiorna rischia di non funzionare più bene” – ha dichiarato il consigliere Pd Enrico Sostegni. “Su questo punto il Pd ha puntato molto in campagna elettorale, come parte importante del programma di governo sul quale abbiamo chiesto la fiducia dei cittadini e vinto le le elezioni regionali. Da parte nostra non sfuggiamo alla responsabilità di rispettare questo impegno, mentre dalle opposizioni ci aspetteremmo un confronto nel merito”.

“Davvero si può migliorare la sanità toscana con un sì o con no? Io non credo. Così come penso che con l’abrogazione referendaria di una legge non si risolvano i problemi, che stanno a cuore a noi come alle forze di minoranza, come la riduzione delle liste d’attesa, l’eliminazione di eventuali sprechi, una corretta integrazione tra pubblico e privato. Il loro contributo nel merito potrebbe essere prezioso, mentre continuare ad accusare il Pd di aver paura del referendum è pretestuoso e inutile. L’obiettivo della nuova legge è una sanità migliore, pubblica e universale. E’ una sfida difficile che raccogliamo, perché il mandato che ci hanno dato i cittadini è quello di governare, prendendosi la responsabilità delle scelte. Non possiamo permetterci di perdere tempo, l’approvazione della nuova legge è l’inizio di un percorso, che andrà avanti nel corso della legislatura e al quale tutti dovrebbero contribuire, uscendo da posizioni di mera speculazione politica. Ed è questo che ho chiesto di fare ai consiglieri d’opposizione in commissione” – è quanto ha detto Paolo Bambagioni (Pd), vicepresidente segretario della Commissione sanità.

“Da parte nostra c’è il massimo rispetto delle scelte e delle posizioni politiche, così come del referendum. Ma come forza di governo abbiamo la responsabilità di riformare il nostro sistema sanitario, anche se è buono, e la nuova legge ha lo scopo di farlo intervenendo dal punto di vista organizzazivo e gestionale. E’ solo avendo un sistema efficiente e stabile, infatti, che si possono eliminare gli elementi di criticità esistenti, come le liste d’attesa o l’omogeneità dei servizi”. – ha detto la consigliera Pd Serena Spinelli – “Nel tempo sono cambiati i profili sanitari e epidemiologici, la popolazione invecchia progessivamente, così come sono mutate le esigenze legate alla cronicità, alla non autosufficenza, alla disabilità. L’attuale sistema sanitario regionale non può cristallizarsi, deve essere riformato e modellato sulle attuali richieste sanitarie e di presa in carico degli utenti.  Solo cambiando che possiamo dare risposte adeguate alle crescenti richieste, dando un organizzazione più efficiente al sistema, a partire da un ruolo più forte ai territori. Stamani era la prima occasione per lavorare e procedere verso questo obiettivo, anche cercando punti di convergenza con le proposte delle opposizioni. Purtroppo però non abbiamo potuto coglierla e abbiamo dovuto riscontrare il rifiuto a un serio confronto sui contenuti”.

 

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