Ristori per le zone rosse, Marco Niccolai presenta una proposta


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Il presidente della commissione Aree interne chiede che scattino i meccanismi di sostegno nazionale anche per le “zone rosse” circoscritte dalla Regione nelle province di Arezzo, Grosseto, Pistoia, Prato e Siena 

“Attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, avanzando la questione anche in Conferenza delle Regioni, affinché, anche nel caso in cui siano le Regioni a dichiarare, in funzione del contenimento del contagio, “zona rossa” alcuni territori, siano previsti in modo chiaro e possano scattare i meccanismi di aiuto e sostegno statale in favore delle attività produttive e commerciali ricadenti in dette zone, con particolare riferimento a tutte quelle aree interne, montane e marginali dove le conseguenze negative dal punto di vista sociale ed economica risultano essere ancora più marcate”.
E’ questo l’impegno proposto per la giunta regionale da una risoluzione presentata dal consigliere Marco Niccolai (Pd), presidente della commissione Aree Interne.
«Arezzo, Pistoia, Prato, Siena, Grosseto: integralmente o per singole zone, queste province sono state oggetto di provvedimenti regionali di zona rossa – ricorda Niccolai –  È stato il Governo Draghi ad istituire le zone rosse locali che scattano quando ci siano 250 casi ogni 100.000 abitanti nei 7 giorni precedenti. Il decreto parla di possibilità ma, trattandosi di provvedimenti a tutela della salute, la loro doverosità è evidente. Il Governo che ha istituito le zone rosse locali deve prevedere adeguati sostegni per questi territori: ad esempio in Provincia di Pistoia ci sono attività chiuse da cinque settimane. Il Governo ha annunciato un nuovo scostamento di bilancio per 20 mld: se non la conversione in legge del Decreto Sostegni, è quella la sede per intervenire a sostegno di questi territori.  Ritengo che si tratti di una questione molto importante e che, data la natura delle province toscane interessate da questi provvedimenti, riguarda anche tanti comuni delle aree interne della nostra regione – prosegue Niccolai – In Toscana, le aree interessate dai provvedimenti restrittivi disposti dalla Regione si configurano come territori in cui è rilevante la presenza di comuni collocati nelle aree interne, montane e marginali, sono pertanto maggiori le conseguenze negative sul tessuto economici delle necessarie misure di contrasto alla diffusione del contagio ad oggi adottate. Ritengo che il sommarsi dei provvedimenti restrittivi locali, ovviamente doverosi dal punto di vista sanitario, alle misure restrittive previste dal Governo nazionale con proprie ordinanze per l’intero territorio regionale, unito alla situazione di difficoltà economica già presente prima della pandemia in tali aree, costituisca una rilevante problematica per la sopravvivenza del tessuto economico, a maggior ragione proprio nelle aree interne.
Auspico – conclude Niccolai – che questa mia proposta, che sarà in discussione in commissione la prossima settimana, possa trovare contributi ed il consenso di tutte le forze politiche».

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