RSA Villetta, Giovannetti (Pd): “Doveroso far ripartire la struttura. Vicinanza ai territori elemento fondante del processo di riforma della sanità”


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giovannettiLa consigliera regionale Pd Ilaria Giovannetti, componente della Commissione Sanità e politiche sociali a Palazzo Panciatichi, interviene in merito alla chiusura della Rsa di Villetta San Romano

“Il processo di riorganizzazione della sanità toscana ha fra i suoi principi di riferimento la vicinanza ai territori e l’attenzione alle zone disagiate, come esplicitato nella legge del 18 marzo scorso che vi ha dato avvio: è per queste ragioni che ritengo la scelta della direzione dell’Asl 2 rispetto alla RSA di Villetta non in sintonia con questo percorso, non rispettando questi principi”

È la posizione di Ilaria Giovannetti, consigliera Pd Regione Toscana e componente della Commissione Sanità a Palazzo Panciatichi, in merito alla chiusura della Rsa di Villetta San Romano.

“La necessità di una gestione sostenibile dei conti in sanità è imprescindibile anche per il territorio della provincia di Lucca, ma questo non vuol dire perdere di vista l’attenzione e la tutela delle esigenze dei territori, obiettivo che la stessa riorganizzazione intende perseguire. – prosegue Giovannetti – Ai problemi infrastrutturali della RSA occorre pertanto dare rapida soluzione, garantendo risorse e tempi certi per l’adeguamento: è infatti urgente rimettere in funzione la struttura, restituendo così ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno, portando avanti le attività di ripristino in totale trasparenza, in modo che cittadini e amministratori possano costantemente verificare il rispetto degli impegni presi dall’azienda, che io stessa mi occuperò di monitorare dall’assemblea regionale”.

“Allo stesso tempo occorrono atti concreti di riconoscimento e tutela delle professionalità che si sono create all’interno della struttura, ad esempio per quanto riguarda l’hospice, realtà imprescindibile nel territorio per il servizio che svolge e per la sua alta qualità. – conclude Giovannetti – Sarebbe pertanto una scelta profondamente sbagliata disperdere le competenze che il personale ha maturato. Proprio le competenze e la sensibilità rappresentano i capisaldi di quella medicina capace di creare piena sintonia fra operatore e paziente, ovvero il paradigma di un nuovo modo di fare sanità che abbiamo intenzione di promuovere al meglio”.

 

 

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