Sanità, Scaramelli augura buon lavoro ai giovani medici da oggi in servizio: “Intuizione politica che ha trovato risposta concreta nelle scelte della Regione”


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Buon lavoro ai 150 giovani medici ( 133 camici bianchi specializzandi, e altri 17 medici neolaureati) che da oggi  prenderanno servizio  con un contratto di ‘formazione-lavoro’ della durata di due anni prevalentemente dei reparti di emergenza. E’ soddisfatto il presidente della commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli (Pd) che sottolinea come “in questo caso un’intuizione politica abbia poi trovato attuazione concreta  e reale. Da tempo- sottolinea Scaramelli– , anche nella commissione da me guidata, ci si batteva per questo: far fronte velocemente, ed entro l’estate, all’affanno del sistema di emergenza urgenza. Da oggi tutto questo è operativo, la Regione ha risposto ed è stato fatto l’impossibile pur di potenziare i nostri pronto soccorso d’estate e non lasciare sole le persone. Grazie  a questa decisione – sottolinea ancora  Scaramelli–    a trarne beneficio saranno sia i medici dal punto di vista dell’opportunità lavorativa, che i cittadini in termini di assistenza”. Scaramelli precisa che entrambi i criteri , quello della priorità e della velocità di attuazione che anche lui come presidente della commissione Sanità aveva indicato sono stati seguiti. “Si tratta di giovani medici che per i primi due mesi faranno formazione affiancati sempre da un tutor- conclude  Scaramelli– e che a regime si occuperanno di interventi lievi e che saranno a disposizione delle strutture di emergenza. Sarà una grande opportunità di crescita per i ragazzi e al termine del percorso formativo-lavorativo potranno trovare opportunità di lavoro stabile nel sistema di emergenza urgenza territoriale o se lo riterranno opportuno puntare sul percorso formativo avanzato della specializzazione . Era opportuno dare una risposta concreta per il limite delle nostre possibilità al cospetto dell’ annoso problema della carenza dei medici che sopratutto nel periodo estivo trova l apice della sua criticità in particolar modo nei pronti soccorso”

 

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