Sanità Valdarno e Valdisieve, Capirossi (Pd) e Spinelli (2020aSinistra) interrogano la Giunta per superare le criticità


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Le consigliere regionali hanno presentato un’interrogazione “In merito alla prospettiva di alcuni servizi sanitari nei territori del Valdarno e della Valdisieve”
 
Sui possibili disservizi per la popolazione in una prospettiva di possibile generalizzata difficoltà a reperire medici di medicina generale in grado di avvicendarsi ai pensionamenti previsti nei prossimi anni, in particolare nei territori del Valdarno e della Valdisieve e per un maggiore confronto con le realtà dell’associazionismo e del volontariato operanti in ambito sanitario, specie in questo momento in cui il supporto messo a disposizione da questo mondo risulta di fondamentale importanza nell’azione di contrasto al diffondersi del contagio da coronavirus.
Su queste questioni Fiammetta Capirossi (Pd) insieme a Serena Spinelli (2020aSinistra), interrogano la Giunta regionale toscana, per capire quali azioni siano in campo e come si intenda procedere per assicurare un servizio efficiente e adeguato.
 
“Sappiamo bene che è indispensabile il massimo impegno per garantire un servizio sanitario di qualità in territori complessi come quelli di Pelago: dove a partire dal mese di agosto 2018 a giugno 2020 si sono succedute le dimissioni anticipate e senza avvicendamento di tre medici; con questa interrogazione quindi vogliamo porre l’attenzione su una serie di criticità evidenziate nella copertura del posto vacante di Medico di medicina generale e le relative ripercussioni che questo ha avuto sulla popolazione. Inoltre particolare attenzione merita la situazione della Croce Azzurra di Pontassieve, che dal 2013 – spiegano Capirossi e Spinelli – a seguito della chiusura del punto di prelievo di sangue presso il Poliambulatorio di San Francesco, ha provveduto a farsi carico, attraverso la rete PAS e d’intesa con le amministrazioni locali, di organizzare, in regime di convenzione, il servizio per la popolazione pur a fronte di un compenso riconosciuto dall’Asl per ogni prelievo, pari a Euro 4,00, oggettivamente insufficiente per la copertura dei costi del servizio. Nonostante la quantificazione del compenso riconosciuto per ogni prelievo e la sostenibilità economica del servizio siano state ripetutamente affrontate con i vertici dell’Azienda USL, oltreché in sede politica dal Consiglio comunale di Pontassieve che al riguardo si è espresso con un ordine del giorno, l’Asl ha provveduto a pubblicare due avvisi pubblici di convenzionamento (con scadenza 31 dicembre 2022) per un numero di 15.000 prelievi annui con relativo compenso fermo a 4 Euro per singola prestazione, mettendo a rischio la prosecuzione del servizio. Dunque: facciamo nostre le preoccupazioni del Consiglio comunale di Pontassieve per capire come si intendano superare le criticità rilevate. Problematiche che richiedono impegno e attenzione, la sanità è un diritto universale e come tale va garantito al massimo e uniformemente su tutto il territorio: in questo senso auspichiamo maggiore attenzione verso questi due territori”.
 
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