Screening auditivo per tutti i neonati in Toscana. Spinelli (Pd): “Partiamo da posizione avanzata. Rilanciamo il percorso regionale”  


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screening_uditivo_neonatale Approvata all’unanimità in Consiglio regionale la mozione Pd presentata dalla consigliera Serena Spinelli.

In tutti i punti nascita della Toscana dovrà essere attivato lo screening auditivo neonatale, con la dotazione di specifiche apparecchiature e di protocolli diagnostici del livello più approfondito, in grado di escludere la possibilità di “falsi negativi”. In Toscana la percentuale di neonati ai quali nel 2015 sono stati effettuati i controlli per individuare deficit uditivi è del 94,2%, molto vicino all’obiettivo stabilito al 95% per la fine del 2018 dal Piano Regionale per la Prevenzione 2014-2018.

“Riguardo all’attivazione dello screening neonatale la Toscana già nel 2007, prevedendo il servizio in tutte le Asl, aveva realizzato un progetto e delle linee guida avanzate, che sono state da esempio per molte altre Regioni italiane. Da una panoramica regionale però, risultano ancora aree dove il livello di screening auditivo è troppo basso, perché non tutti i punti nascita dispongono di adeguata apparecchiatura e personale. Per questo la mozione approvata oggi impegna la Giunta regionale a riavviare il percorso virtuoso che ha visto la Toscana fare da apripista a livello nazionale, dotando tutti i punti nascita di centri per lo screening auditivo in grado di ridurre il più possibile “falsi negativi”, e garantire una presa in carico precoce e con percorsi omogenei in tutta la regione”.

“L’obiettivo deve essere identificare il maggior numero possibile di bambini con disturbi uditivi nel minor tempo possibile. Una diagnosi tempestiva, infatti, è fondamentale per poter intervenire in tempo, entro i primi mesi di vita, sui deficit uditivi neonatali, che possono causare difetti permanenti nel linguaggio”. – dichiara la consigliera Spinelli, prima firmataria della mozione, sottoscritta anche dai consiglieri Pd Baccelli, Bezzini, Capirossi, Ciolini, De Robertis, Scaramelli, Mazzeo, Nardini e Scaramelli.

“A fare da punto di Coordinamento regionale in materia, inoltre, dovrà essere l’ospedale pediatrico Meyer, così come stabilito dalle linee guida e dalla legge sanitaria regionale, prevedendo la possibilità per quest’ultimo di integrare i propri organici e allo stesso tempo creare una rete alla cui base stia il registro regionale dei bambini diagnosticati e la realizzazione di una banca dati, necessaria alla migliore organizzazione del servizio e al monitoraggio dei deficit uditivi individuati, puntando a consolidare e possibilimente a superare la percentuale del 95% ancor prima del 2018″. – conclude la consigliera Pd Serena Spinelli.

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