Scuola, ok a mozione Meucci: “Promuovere la raccolta di firme della proposta di legge sull’educazione alla cittadinanza”


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Approvata a maggioranza la mozione promossa dalla consigliera regionale Pd a favore della proposta di legge di iniziativa popolare “sull’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”

Via libera dall’aula del consiglio regionale, con l’astensione dei gruppi Sì – Toscana a Sinistra e Movimento 5 Stelle, alla mozione promossa da Titta Meucci, consigliera regionale Pd, “In merito al sostegno alla proposta di legge di iniziativa popolare “sull’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”. Un impegno preciso, promuovere, nei confronti di cittadini ed amministrazioni comunali della Toscana, la raccolta delle firme per la  proposta di legge che intende introdurre l’educazione alla cittadinanza come materia autonoma, con voto indipendente, nelle scuole di ogni ordine e grado per educare le giovani generazioni al bene comune e promuovere la partecipazione civica, educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco, migliorare i comportamenti e gli stili di vita sostenibili, a partire dall’educazione alimentare, l’educazione digitale, la tutela dell’ambiente e degli spazi comuni.

“Il Comune di Firenze, – spiega Meucci – con il sostegno di ANCI, ha promosso un testo di legge di iniziativa popolare già depositato e da settimane, insieme ad altri enti e comuni, stanno promuovendo la raccolta delle firme necessarie per la prestazione della  proposta di legge di iniziativa popolare. Una iniziativa che nasce della volontà di recuperare una dimensione educativa che formi i giovani cittadini ai principi che consentono un pieno sviluppo della società italiana, promuovendo legami di coesione sociale e partecipazione civile, indispensabili per rafforzare le radici democratiche dello Stato italiano. E per questo occorre ripartire dalla scuola che è il luogo dove si formano i cittadini, dove i bambini, i ragazzi e sempre più le famiglie apprendono i principi del vivere consociato e le responsabilità che ne conseguono. E non è un caso che la proposta sia sostenuta da ANCI perché rappresenta l’esigenza avvertita da molti Sindaci e Amministratori di operare per una maggiore diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani. Educare al bene comune e promuovere la partecipazione civica, educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco, educare al corretto utilizzo della rete, migliorare comportamenti e stili di vita, come ad esempio la lotta allo spreco alimentare, la tutela dell’ambiente e degli spazi comuni, sono  alcuni degli obiettivi di apprendimento di questa legge. Per questo oggi – conclude Meucci – chiediamo alla Giunta di promuovere la raccolta delle firme a questa proposta di legge nei confronti dei cittadini e degli amministratori toscani, e lo chiediamo oggi in un luogo che non potrebbe essere più adatto e carico di significato profondo, in questa Tenuta di San Rossore dove fu scritta una delle pagine più nere della storia italiana del Novecento, quando Vittorio Emanuele III firmo le leggi anti ebraiche per “la difesa della razza”.

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