Sicurezza ferroviaria, mozione di Baccelli (Pd): “Introdurre rilevatori di svio sul materiale rotabile per prevenire deragliamenti”


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Il consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente e territorio si attiva per sollecitare l’utilizzo di questi dispositivi riconosciuti come all’avanguardia per ridurre concretamente il rischio di incidenti da deragliamento, come emerso anche nel convegno per l’anniversario della strage di Viareggio

 

Si chiamano rilevatori di svio e sono dispositivi meccanici, da montare su ogni carro o carrozza, capaci di rilevare automaticamente le vibrazioni anomale rispetto alla normale marcia del treno – causate dall’uscita della ruota dal piano di rotolamento della rotaia – e di comandare immediatamente l’intervento del freno di emergenza, a prescindere dalla percezione dell’evento da parte dei macchinisti alla guida. E il deragliamento, in base anche agli ultimi dati elaborati dall’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria, rappresenta ancora una delle principali cause di incidenti. Di questo e dell’urgenza, in generale, di fare passi avanti sulla sicurezza ferroviaria, anche con l’installazione di questi sistemi, si è parlato in occasione del convegno organizzato dall’associazione “Il mondo che vorrei” e svoltosi in occasione dell’ultimo anniversario della strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Ora è Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente e territorio, a farsi carico della questione e a portarla sui banchi di Palazzo del Pegaso, presentando una mozione in merito proprio all’ “introduzione di sistemi di rilevamento di svio sul materiale rotabile ferroviario”. L’atto impegna la Giunta a “attivarsi nei confronti di Trenitalia S.p.a., in occasione della revisione  del Contratto di servizio  in essere, affinché tra gli impegni a carico  del soggetto gestore, oltre al rinnovo completo del materiale rotabile, sia inserito quello volto a dotare tutte le singole carrozze e vagoni di un sistema di rilevatori di svio” nonché  “del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affinché – nell’ambito dei suoi poteri amministrativi e delle sue prerogative istituzionali in tema di sicurezza ferroviaria – eserciti ogni sforzo per rendere obbligatoria l’installazione dei suddetti dispositivi di rilevamento del deragliamento su ciascun rotabile ferroviario in circolazione sulla rete”.

 

“Quello della sicurezza ferroviaria è un tema delicato su cui ancora resta da fare molto. – spiega Baccelli – Negli ultimi anni si è aperto un dibattito sulla possibilità di introdurre questi sistemi di rilevamento di svio, in particolare su vetture che trasportano merci pericolose ma tuttora a livello europeo l’adozione è su base volontaria. È nel 2016 che la Regione Toscana ha firmato il contratto di servizio con Trenitalia Spa, valido fino al 2023, comprensivo di investimenti per circa 300 milioni di euro. Sempre nel corso del 2016 Trenitalia ha prospettato la possibilità di effettuare ulteriori investimenti per rinnovare in toto la flotta dei rotabili adibiti ai servizi di trasporto. Il rinnovo del contratto di servizio e conseguentemente quindi gli investimenti sul materiale rotabile rappresentano quindi l’opportunità per valutare in concreto l’inserimento di meccanismi che consentano un salto di qualità in termini di sicurezza ferroviaria. I rilevatori di svio rappresentano in questo senso una grande opportunità, essendo ormai riconosciuti  come  strumento fondamentale per prevenire gli effetti, o comunque in ogni caso mitigare, le conseguenze degli incidenti derivanti da deragliamento. Ne abbiamo discusso anche al convegno dello scorso giugno, organizzato dall’associazione ‘Il mondo che vorrei’, in occasione dell’anniversario della strage di Viareggio. Nessuno di chi ha vissuto quei giorni da vicino può dimenticarsi la portata tremenda di quell’incidente, quelle morti atroci, il dolore di chi è sopravvissuto e le loro battaglie per la giustizia. Se da un lato abbiamo seguito e continueremo a seguire, prima come Provincia di Lucca e poi come Regione Toscana, l’associazione dei familiari nel lungo e complesso percorso giudiziario, dall’altro però dobbiamo continuare con loro a impegnarci per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti ferroviari. La mozione che ho proposto si pone questo obiettivo, sollecitare un importante passo avanti su questo fronte, per arrivare a porci perfino all’avanguardia a livello europeo. Lo dobbiamo all’associazione delle vittime della strage di Viareggio, a tutti coloro che hanno subito le conseguenze degli oltre 40 incidenti ferroviari gravi avvenuti nel nostro paese dagli anni ’40 al giorno d’oggi”.

 

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