Snai Porcari, mozione di Baccelli (Pd) per salvaguardare i livelli occupazionali


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Fonte: google.com

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Il consigliere regionale Pd interviene sulla vicenda, chiedendo alla Regione di attivarsi sul Governo, in quanto azienda soggetta a controllo pubblico

 

Attivarsi con il Governo perché faccia opera di persuasione sul concessionario pubblico in modo da salvaguardare i livelli occupazionali, monitorare le evoluzioni della riorganizzazione societaria, rivelatesi preoccupanti prospettando esuberi e trasferimenti. È ciò che chiede alla Giunta la mozione “In merito alle prospettive occupazionali presso la SNAI S.p.A.”, iniziativa di Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente e territorio.

 

“Un’operazione di fusione in cui quella che è stata definita ‘l’integrazione delle efficienze e professionalità esistenti’ si è tradotta, per i dipendenti della sede di Porcari, in diversi esuberi e possibili trasferimenti nella sede di Milano: diventa prioritario quindi mettere in campo ogni strumento per tutelare i livelli occupazionali. – spiega Baccelli – Ciò che è emerso si è infatti rivelato una vera doccia fredda per tanti lavoratori, generando una situazione critica e preoccupante, per la quale l’impegno a tutti i livelli istituzionali è stato fin da subito massimo. È stato aperto infatti un tavolo di confronto con la proprietà in merito agli esuberi individuati, insostenibili per un territorio come quello della piana lucchese già provato dagli effetti della crisi economica e per il quale è fondamentale, sotto il profilo della tenuta occupazionale e sociale, la salvaguardia in loco dei posti di lavoro. Da parte della nuova amministrazione di SNAI spa sono arrivate però risposte non soddisfacenti: il trasferimento, senza preavviso, della sede di Porcari a Milano e, stando a quanto riferito da fonti sindacali, nessun piano industriale ad ora presentato e nessuna garanzia di ammortizzatori sociali né di contratti di solidarietà per il personale in esubero”.

 

“Si tratta di un’azienda che agisce come concessionario e in quanto tale, quindi, risulta essere sottoposta a controllo pubblico: è il motivo per cui chiedo alla Regione un esplicito impegno nei confronti del Governo, oltre a quello di proseguire nel monitoraggio degli effetti di questa riorganizzazione, tentando con ogni mezzo di scongiurarne gli effetti negativi per il nostro territorio”, conclude Baccelli.

 

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