La matematica non mente: i numeri parlano chiaro!
Quando i dati provengono dalla Corte dei Conti e dalla Ragioneria Generale dello Stato, non c’è spazio per interpretazioni o manipolazioni. Ecco un’analisi basata sulla Relazione della Corte dei Conti alla Commissione Affari Sociali della Camera, relativa alla Proposta di Legge sul finanziamento, l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, presentata lo scorso luglio.
Secondo il rapporto:
“Il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2024 ha rivisto significativamente gli andamenti della spesa sanitaria. Nel 2023, la spesa sanitaria si è attestata a 131,7 miliardi, in calo dello 0,4% rispetto al 2022. Questo ha portato a una riduzione del rapporto spesa sanitaria/PIL dal 6,7% al 6,3%. Nonostante l’aumento previsto nella legge di bilancio, la copertura del fabbisogno sanitario nazionale continua a diminuire: nel triennio 2024-2026 si ridurrà dal 6,3% del 2023 al 6% entro il 2026. Inoltre, dei nuovi fondi stanziati, gran parte è già destinata a contratti e interventi specifici, lasciando poche risorse per le esigenze generali del sistema sanitario.”
Il quadro attuale e futuro non è incoraggiante.
Questo andamento ci posiziona tra i Paesi europei con i livelli più bassi di investimenti in sanità.
E non finisce qui. Anche la spesa sanitaria pro capite mostra un divario significativo rispetto alla media europea, come evidenziato dai grafici (vedi grafica qui sotto).