Tagli ai comuni fusi, approvata mozione di Fiammetta Capirossi (Pd) “Dal Governo sforbiciata dal 25 al 60 percento per i comuni toscani, ci ripensino”


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Voto contrario in aula di Lega e Movimento 5 Stelle

Attivarsi nei confronti del Governo, affinché vengano quanto prima garantite le risorse statali spettanti ai Comuni nati da processi di fusione, secondo quanto indicato dalla normativa nazionale vigente, al fine di superare l’attuale fase di riduzione di tale contribuzione e consentire la necessaria erogazione dei servizi e la realizzazione di investimenti previsti da parte di tali enti; sostenere, di conseguenza, le iniziative che saranno intraprese dai Comuni toscani e da ANCI Toscana ai fini del riconoscimento delle risorse spettanti, al fine di ripristinare il necessario rapporto di fiducia e il principio di leale collaborazione  tra i diversi livelli della pubblica amministrazione. È ciò che chiede alla Giunta la mozione “In merito merito al taglio, operato dal Governo, dei contributi statali spettanti ai Comuni risultanti dal processo di fusione dei Comuni.”, iniziativa di Fiammetta Capirossi, consigliera regionale Pd mugellana ed approvata a maggioranza dall’aula.

“In questi giorni i sindaci dei comuni toscani oggetto di fusione sono impegnati in due sitin davanti alla Camera e al Senato – spiega Capirossi – per la  premialità annua erano state destinate specifiche risorse per 10 anni. Risorse importanti per le casse comunali e che con questo decreto il Governo ritira incrinando di fatto il rapporto di collaborazione e fiducia tra i Comuni e lo Stato. Non stiamo parlando di poche risorse, ANCI Toscana nel lanciare il suo grido d’allarme ci dice che secondo i dati, i 14 Comuni nati da fusione sul territorio regionale, perderanno così complessivamente circa 4 milioni di euro di entrate con tagli che andranno dal 25% per i primi comuni che si sono fusi per primi, fino a quasi il 60% dei comuni più recenti. Ad oggi abbiamo dunque dei Comuni e dei cittadini toscani che vedono tagliarsi fondi il 25 di giugno, quando ormai i bilanci sono già stati approvati, rischiando un pericoloso disavanzo provocato proprio da quel Governo che dovrebbe tutelarli. Rimango dunque veramente stupita che proprio i colleghi dei partiti di Governo non abbiano votato a favore di questo atto”.

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